Bordighera, la Protezione Civile avvelena un grosso nido di vespe velutine
Dalle finestre, rigorosamente chiuse, in tanti hanno assistito all’operazione, andata a buon fine
Bordighera. Sono stati i volontari della Protezione Civile di Ospedaletti, coadiuvati dai colleghi della Città delle Palme, ad avvelenare un grosso nido di vespe velutine posizionato a diversi metri di altezza, ma vicino alle abitazioni.
Intervenire non è stato semplice: dopo aver tentato invano di raggiungere il nido da via Gorizia, l’autogrù della ditta Tesorini si è spostata in via Aurora. Solo così, i volontari della Protezione Civile saliti nel cestello del mezzo, sono riusciti ad avvicinarsi al grosso nido, che si trova ad una quindicina di metri di altezza, tra gli ultimi rami di un cedro del Libano cresciuto in mezzo alle case.
Dalle finestre, rigorosamente chiuse, in tanti hanno assistito all’operazione, andata a buon fine.
Meno fortunati sono stati gli studenti dell’università di Torino, venuti appositamente per studiare il “fenomeno velutina”, che per ora ha colpito solo il ponente ligure. Dopo aver avvelenato il nido, infatti, i volontari hanno tentato di staccarlo dal ramo per consegnarlo agli studenti, senza però riuscirci.
L’intervento ha visto presenti anche alcuni agenti della Polizia Municipale di Bordighera.