Bordighera, avvelenato un nido di vespe velutine all’interno del parco Angst
Le vespe avevano nidificato su un ramo di un’araucaria, a circa 22 metri di altezza
Bordighera. Ancora una volta sono stati i volontari di Apiliguria ad occuparsi dell’emergenza “vespa velutina”.
Nel primo pomeriggio di oggi, un grosso nido del calabrone cinese è stato avvelenato da Fabrizio Zagni, coraggiosamente salito per circa 22 metri a bordo di un cestello collegato ad un’ autogru della ditta Tesorini.
Le vespe velutine, infatti, avevano nidificato su uno dei rami più alti di una svettante araucaria.
“In ogni nido possono esserci 5mila, addirittura 6mila vespe”, hanno spiegato gli esperti dell’Università di Firenze, giunti nell’estremo ponente ligure per studiare gli esemplari provenienti dalla Cina.
Nell’imperiese, infatti, questo tipo di insetto ha trovato terreno fertile, ma la sua presenza è dannosa per l’intero ecosistema.
“Il nido non è stato rimosso perché al suo interno abbiamo inserito un apposito veleno”, ha dichiarato Zagni, che di mestiere fa l’apicoltore, “In questo modo, anche le vespe che non si trovavano all’interno del nido quando siamo intervenuti, quando vi torneranno, verranno immediatamente avvelenate”.
E questo, forse, porterà un po’ di respiro agli sciami di api selvatiche che vivono all’interno del parco Angst: le vespe velutine, infatti, ne sono ghiotte.