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Alfano: “Siamo in guerra”. Le dichiarazioni alla stampa del ministro dell’Interno

15 novembre 2015 | 09:20
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Alfano: “Siamo in guerra”. Le dichiarazioni alla stampa del ministro dell’Interno

Il capo del Viminale aveva già parlato di un maggior controllo alla frontiere

“La cronologia del terrore determina un cambio di passo. A quel cambio di passo noi siamo pronti. A Parigi c’è stato un attacco di guerra gestito con tecnica stragista, che ha colpito anche obiettivi imprevedibili. Noi abbiamo capito benissimo, perciò- ripeto – siamo pronti a qualsiasi cambio di passo”. Questa la dichiarazione, rilasciata durante un’intervista al Corriere delle Sera, del ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’intervista al Corriere della Sera.

Il capo del Viminale non ha nascosto che “il rischio zero non esiste”, ma ha sottolineato “l’instancabile opera di prevenzione che viene quotidianamente fatta”.

“Abbiamo da ringraziare il Dio in cui crediamo e gli uomini a cui affidiamo un compito delicatissimo”, ha affermato . Alfano è anche convinto che “l’Europa non salterà, né si farà dettare l’agenda dal terrorismo, che dovremo sconfiggere con le armi degli Stati sovrani, le armi della forza e del diritto: dando asilo a chi ne ha diritto ed espellendo i falsi profughi, senza mai dare nulla per scontato. Sapendo che il momento storico è caratterizzato da due emergenze mondiali senza precedenti: l’immigrazione e il terrorismo. Chi non ne tiene conto ha una visione miope o strumentale”.

“Siamo in guerra”, ha dichiarato Alfano a Repubblica, “E’ una guerra. Ma ogni conflitto della storia ha avuto una fine. Sia le guerre lampo che quelle decennali. Ci hanno dichiarato una guerra che non sarà breve, va avanti già dal 2001. Anche la nostra contro il terrore un giorno finirà. E’ una certezza. Quel che non sappiamo è quanto durerà, quali costi avrà in termini di vite umane, cosa sarà delle nostre abitudini e della nostra libertà di oggi e di ieri”.