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Usura ed estorsione, per De Iaco si va in Appello

13 ottobre 2015 | 11:42
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Usura ed estorsione, per De Iaco si va in Appello

Le motivazioni della sentenza sono state depositate in questi giorni in cancelleria penale

Imperia. “Ricorreremo in appello contro la sentenza di condanna del nostro assistito. Ad annunciarlo é stato l’avvocato Nicola Ditta che in primo grado ha difeso Andrea De Iaco, accusato di usura ed estorsione, e condannato a 8 anni e 11 mesi di carcere.

“Va anche tenuto in considerazione che De Iaco si trova in prigione da tre anni – ha aggiunto il legale – Ricorrere contro quella sentenza in Corte d’Appello é per noi un atto dovuto”. Le motivazioni della sentenza sono state depositate in cancelleria.

Il pubblico ministero Alessandro Bogliolo aveva chiesto 12 anni di carcere. Il collegio del tribunale di Imperia, presieduto da Donatella Aschero, a latere Lungaro e Varalli, a giugno lo aveva condannato a 8 anni e 11 mesi di carcere riducendo di quasi quattro anni la pena proposta dal pm.

Gli avvocati Nicola Ditta e Giuseppe Caprioli, nella loro arringa, avevano cercato di smontare tutte le accuse. E non solo. Avevano anche presentato una richiesta di remissione in libertà poi respinta.

Lo stesso collegio aveva assolto invece la moglie Anna Lepka. Per lei il pm Bogliolo aveva chiesto una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione.

Tra i testimoni in aula aveva deposto anche Antonio Gagliano, l’ex assessore comunale allo sport e presidente dell’Imperia Calcio.