Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale

30 ottobre 2015 | 11:37
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Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale
Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale
Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale
Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale
Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale
Un turco e un libanese litigano, parte un colpo di fucile e i carabinieri rinvengono un arsenale

Ad insospettire i carabinieri, immediatamente accorsi sul posto, la reazione del 76enne…

Pigna. Un vero e proprio arsenale, quello sequestrato dai carabinieri di Ventimiglia a seguito di un semplice litigio tra due uomini.
Nella tarda mattinata di ieri, nel parcheggio del Rio Valle, il diverbio tra un 76enne di origine turca, A.G., e un agricoltore libanese di 34 anni, Patrick Feghali, si è concluso con un colpo di fucile, sparato dall’anziano per uccidere il rivale, salvato dal marsupio che indossava e che ha deviato i proiettili.

Ad insospettire i carabinieri, immediatamente accorsi sul posto, la reazione del 76enne che, alla vista del Maresciallo Aiutante Giuseppe Bisazza di Pigna, si è avvicinato alla propria autovettura, una Renault Clio, ha preso una pistola, carica, e ha finto di suicidarsi, posizionando l’arma prima contro la tempia, poi sotto la gola e finendo per puntarla pure contro il maresciallo.

A seguito di una perquisizione dell’auto, i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio arsenale, contente anche armi da guerra in dotazione a reparti speciali.

L’anziano, sulla cui identità i Carabinieri stanno indagando insieme a colleghi francesi, si è difeso sostenendo di essere un collezionista.
Ma questa ipotesi è stata immediatamente scartata dai militari in quanto le armi erano tutte cariche e avevano la matrice abrasa: dettagli impensabili per un vero collezionista.

Chi è quest’uomo, pensionato, ex musicista, che da una ventina di giorni si aggirava nei boschi di Pigna?

Sull’identità misteriosa di un violinista che, ad un certo punto della sua vita, ha deciso di cambiare musica stanno indagando gli uomini dell’Arma, coadiuvati dai colleghi francesi che hanno ipotizzato che, proprio in una zona apparentemente tranquilla, frequentata solo dai cercatori di funghi, ci sia un vero e proprio campo di addestramento per criminali.

Criminalità comune, organizzata o terrorismo: queste le piste su cui si stanno muovendo le forze dell’ordine.

L’anziano di origini turche, residente a Tourette Leveis, in Francia, che da qualche tempo viveva all’interno di una roulotte parcheggiata in un terreno di proprietà del giovane libanese ferito, un agricoltore di 34 anni, si trova ora agli arresti domiciliari presso la casa di riposo di Pigna: vista la sua età avanzata (76 anni), infatti, la legge italiana non prevede il carcere.

L’uomo trovato in possesso di 10 fucili, 10 pistole e oltre 2000 munizioni, è apparso rilassato e tranquillo ma, soprattutto, è balzata agli occhi dei militari la sua dimestichezza in fatto di armi da fuoco.

Tra le armi sequestrate dai carabinieri, che ora le invieranno ai colleghi del RIS di Parma per scoprire se erano state utilizzate di recente, anche un fucile d’assalto Steyer/Aug calibro 5,56, in dotazione ai corpi speciali, completo di quattro caricatori, tre fucili a pompa calibro 12, dieci pistole di vario calibro e tipo, tra cui due revolver calibro 357 e una calibro 44 magnum. Armi e proiettili, tra l’altro, presentano modifiche artigianali realizzate per risultare più efficaci e letali.

L’anziano, che deve rispondere di tentato omicidio, porto abusivo di armi comuni da sparo, di armi da guerra, di armi clandestine e detenzione abusiva di munizioni, si è difeso sostenendo di essere un collezionista. Ma qualcosa non quadra: “I collezionisti sono gelosi delle proprie armi”, ha dichiarato il Colonnello Zarbano, “Non se le portano appresso”. E, soprattutto, per legge, non possono tenerle cariche, pronte ad uccidere.

Le armi sequestrate, inoltre, non hanno nessun valore a livello di collezionismo.

Questi e altri dettagli raccolti dai Carabinieri, avvalorano le ipotesi formulate dai francesi che, proprio nella tranquilla zona montuosa che separa l’Italia dalla Francia, hanno individuato un possibile centro di addestramento per criminali.

E poi perché il vecchio violinista, che non parla nemmeno italiano, ma solo francese e qualche parola di inglese, si trovava a Pigna?
Arrivato con una vecchia roulotte, si era accampato da qualche settimana nel terreno agricolo di proprietà del giovane libanese ferito. Proprio quest’ultimo, ignaro della pericolosità dell’anziano turco, aveva protestato per la presenza della roulotte nel suo campo, utilizzato per la produzione di ortaggi biologici.

L’anziano gli ha puntato il fucile addosso, da una distanza di pochi metri, con l’intenzione di ucciderlo. Solo un caso ha voluto che si salvasse e riportasse una ferita ritenuta guaribile in dieci giorni.

Per ricostruire i risvolti della vicenda, gli uomini dell’Arma chiedono se qualcuno, in paese o nelle zone limitrofe, abbia notato la presenza di persone mai viste prima, uomini che potrebbero essere collegati in qualche modo alla delicata indagine in corso.

L’unica cosa certa, per ora, è che il violinista in pensione non aveva amici in paese, ma solo una conoscenza: un ex appartenente alla Legione Straniera.