Sanremo, spaccio davanti al “Colombo”: i dettagli dell’operazione dell’Arma tra pedinamenti e pusher con il “controspionaggio”

12 ottobre 2015 | 12:29
Share0
Sanremo, spaccio davanti al “Colombo”: i dettagli dell’operazione dell’Arma tra pedinamenti e pusher con il “controspionaggio”
Sanremo, spaccio davanti al “Colombo”: i dettagli dell’operazione dell’Arma tra pedinamenti e pusher con il “controspionaggio”
Sanremo, spaccio davanti al “Colombo”: i dettagli dell’operazione dell’Arma tra pedinamenti e pusher con il “controspionaggio”
Sanremo, spaccio davanti al “Colombo”: i dettagli dell’operazione dell’Arma tra pedinamenti e pusher con il “controspionaggio”
Sanremo, spaccio davanti al “Colombo”: i dettagli dell’operazione dell’Arma tra pedinamenti e pusher con il “controspionaggio”

Gli spacciatori, inoltre, non giravano mai in possesso di grosse quantità di sostanze stupefacenti, proprio per evitare di essere fermati e tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio

Sanremo.I Carabinieri della locale Compagnia, nel fine settimana, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Genova nei confronti di tre giovani magrebini che, insieme ad altri cinque cittadini extracomunitari, avevano creato una vera e propria rete di spaccio operante davanti le scuole a Sanremo.

Oltre ai tre individui arrestati, facevano parte di tale “organizzazione criminale” dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti (soprattutto hashish ma anche eroina) cinque soggetti, tutti magrebini, tre dei quali destinatari a loro volta di ordinanza cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Imperia e confermata dal Tribunale del Riesame di Genova.

Quest’ultimo Tribunale, tuttavia, riconoscendo l’aggravante dello spaccio avvenuto in prossimità di istituti scolastici (frequentati peraltro nella maggior parte da minori), nei confronti di tre degli otto individui coinvolti ha ravvisato la necessità della custodia cautelare in carcere.

Il bilancio finale è stato pertanto di tre magrebini arrestati in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre destinatari della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e due denunciati in stato di libertà.

L’”Operazione Colombo” è stata portata a termine dai Carabinieri della Stazione di Sanremo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Imperia e, in particolare, del dottor Roberto Cavallone.
Fondamentale è stata prima l’attività informativa e poi la successiva attività investigativa condotta dai “Carabinieri di Quartiere”.

L’attività d’indagine è iniziata nel mese di ottobre 2014 (ed è stata portata avanti per quasi un anno) a seguito di segnalazioni fatte proprio ai militari della Stazione di Sanremo in servizio di Carabiniere di Quartiere. Alcuni genitori, ma anche dirigenti scolastici e professori, si sono rivolti ai militari dell’Arma fornendo precise indicazioni circa la presenza di spacciatori in Piazza Nota, Piazza Cassini e Via Moraldo. Le indagini hanno consentito di documentare numerose cessioni di sostanze stupefacenti effettuate dai cittadini magrebini nei confronti di italiani e stranieri, anche minorenni.

Durante le pause scolastiche, all’entrata e all’uscita della scuola, ma anche in orari serali, i Carabinieri hanno tenuto d’occhio sia gli spacciatori magrebini che i ragazzi entrati nei loro radar, monitorando i loro luoghi di ritrovo e le piazze.

Nel corso dell’attività d’indagine emergeva la costante presenza degli spacciatori vicino all’istituto scolastico statale di Sanremo, e in particolare in prossimità di piazza Nota, Via Morardo e Piazza Cassini, tutti luoghi adiacenti alla scuola o comunque di transito per gli studenti.

Nel corso dei mesi d’indagine sono state riscontrate diverse cessioni agli studenti del limitrofo istituto scolastico.
Lo spaccio è stato documentato dai Carabinieri di Quartiere, nonostante le difficoltà nell’effettuare i servizi di osservazione, pedinamento e controllo degli spacciatori, sia per la lontananza dai luoghi interessati che per la morfologia della zona della città. Difficile intervenire per tempo anche a causa della scaltrezza degli spacciatori che riuscivano a far perdere le proprie tracce tra i vicoli della città vecchia di Sanremo subito dopo le cessioni.

Gli spacciatori, inoltre, non giravano mai in possesso di grosse quantità di sostanze stupefacenti, proprio per evitare di essere fermati e tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio.
Proprio per tale motivo, le cessioni erano per lo più di piccole quantità. Solo in un caso i Carabinieri sono riusciti a sequestrare ad uno degli arrestati quasi 60 grammi di hashish.

Il gruppo di magrebini era ben organizzato. Disponevano in modo costante di sostanze stupefacenti ed erano in stretto contatto tra di loro aiutandosi vicendevolmente nel corso delle cessioni di droga con la presenza di sentinelle pronte ad avvertire i “colleghi” della presenza dei Carabinieri in zona. Effettuavano in tal modo una sorta di “controspionaggio”.
Nonostante tutto, però, i militari dell’Arma sono riusciti a documentare le attività delittuose poste in essere dal gruppo di spacciatori. L’attività d’indagine è stata documentata anche mediante videoriprese delle cessioni di sostanze stupefacenti effettuate dai Carabinieri. Quindi l’Autorità Giudiziaria ha emesso i provvedimenti restrittivi nei confronti dei vari soggetti coinvolti che ora dovranno rispondere dei reati commessi davanti al Giudice e, tre di loro, dovranno aspettare questo momento dietro le sbarre.