Questione gettoni presenza in consiglio comunale, Malivindi (M5S) fa chiarezza

“La politica nei Comuni è passione e speranza”
Ventimiglia. Buonasera,
Con riferimento alla questione gettoni, vorrei commentare alcuni aspetti.
Come dichiarato in Consiglio – scrive la consigliera Silvia Malivindi del M5S -, già a luglio 2014 chiesi al dottor Traina di azzerare (o ridurre al minimo) l’importo dei gettoni di presenza. Questo avrebbe permesso un piccolo risparmio erariale. Si esaminò la questione con il Segretario Generale, ma essendo gli importi fissati con Decreto Ministeriale, non sembrò possibile rideterminarli in Consiglio, pertanto si cercò di trovare una formula alternativa.
La proposta di devolvere il gettone in beneficenza sembrò la cosa migliore. Il problema consisteva però nella formulazione della delibera, e a seguito di molte modifiche si approvò il testo che ci ha accompagnati finora, che prevedeva la NON erogazione del gettone da parte del comune e la devoluzione di tutto l’importo a un ente o un’associazione scelti dal Consiglio Comunale.
Orbene, tale delibera ha però sin da subito suscitato polemiche. Innanzitutto perché la beneficenza è un atto personale e non tutti amano sbandierare il gesto, inoltre perché ciascun consigliere dovrebbe essere libero di devolvere il suo piccolo importo accumulato a chi preferisce (perché bisogna devolvere il tutto a un ente scelto dalla maggioranza?)
Infine perché con le solite tempistiche un po’ rallentate dopo oltre un anno e mezzo non si era ancora provveduto a determinare a chi devolvere l’importo (e ogni anno sarebbe stata la stessa storia).
Di qui la necessità di rivedere la delibera di luglio.
Ritengo che la mozione presentata da Paganelli allo scorso consiglio comunale fosse legittima anche per altri aspetti, ovvero che ognuno ha il diritto di percepire quanto gli è dovuto per legge, sebbene sia poco, anche perché le condizioni economiche di tutti noi possono variare notevolmente di anno in anno.
Per questo motivo la mozione è stata da me votata favorevolmente, previo emendamento concordato con la dottoressa D’Urbano che ha trovato la “formula giusta”.
Come in tutti i comuni limitrofi, da oggi ognuno di noi riceverà il gettone e chi vorrà potrà devolverne l’importo in beneficenza, magari consultandosi con il proprio gruppo ed esaminando le situazioni più bisognose al momento opportuno.
E’ bene sottolineare che per quanto riguarda le Commissioni speciali che abbiamo istituito e in particolare la commissione statutaria, i membri hanno volontariamente deciso che le stesse non avrebbero ricevuto gettone alcuno, ai fini del risparmio erariale.
Ricordo inoltre ai Ventimigliesi che l’importo dei gettoni è così esiguo (per un capogruppo che assiste a tutte le Commissioni non si superano comunque i 600€-700€ all’anno LORDI) che si tratta di una questione praticamente formale, e discutere eccessivamente di questa cosa è un vero spreco di tempo nei confronti delle vere problematiche di Ventimiglia.
In sostanza, nessun consigliere fa politica per i gettoni di presenza (di fatto parliamo dai 20 ai 50€ lordi al mese?) nessuno ha mai pensato di arricchirsi con i gettoni.
La politica nei Comuni è passione e speranza.
Un consigliere comunale guadagna 20€ al mese, un consigliere regionale guadagna circa 300 volte tanto, un Parlamentare guadagna circa 1000 volte tanto: la cosa si commenta da sola.
Ciò nonostante mi premeva sottolineare questi aspetti al fine di chiarire il motivo della mia votazione.
Martedì in conferenza dei capigruppo si deciderà a chi devolvere i gettoni accumulati finora: in Consiglio la maggioranza ha accennato di volerli devolvere alle scuole, mi sembra una buona idea anche perché la situazione è così esasperata che i genitori sono costretti a comprare di tasca loro gessetti e carta igienica. Spero che con una piccola parte si riesca anche a comprare una telecamera per fare lo streaming dei consigli comunali.