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Presunte false fatturazioni della Uno Communications, in tribunale l’11 dicembre

19 ottobre 2015 | 12:38
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Presunte false fatturazioni della Uno Communications, in tribunale l’11 dicembre

L’ipotesi di reato avanzata dal pm Antonella Politi quella di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti

Imperia. Si dovrá attendere all’11 di dicembre 2015 per la decisione del giudice che dovrá valutare la posizione di Carlo Capacci, sindaco di Imperia, in questo caso patron della Uno Communications, indagato di false fatturazioni. Il giudice Laura Russo nei prossimi giorni passerá il testimone al collega Massimiliano Botti. Quindi un eventuale provvedimento slitterá probabilmente di qualche mese.

Sapendo di non aver commesso alcun reato, la mia vita continuerà con la serenità che mi contraddistingue”. Carlo Capacci si é sempre detto tranquillo dopo che la Procura di Imperia ha deciso di passare ai “raggi X” la Uno Communications, la sua azienda di telecomunicazioni e servizi internet con sede a Imperia e con una rete di abbonati che negli anni si è allargata in modo esponenziale.

L’ipotesi di reato avanzata dal pm Antonella Politi quella di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Un’indagine che é iniziata dopo  un accertamento fiscale che aveva svolto l’Agenzia delle Entrate e che risale all’ottobre di due anni fa e che riguarda all’anno fiscale 2008. Indagine che poi ha preso una piega inaspettata quando gli uomini del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Imperia avevano notificato all’azienda del sindaco il decreto di sequestro cautelativo per una somma decisamente elevata: un milione e 770 mila euro. Parte dei beni gli erano stati dissequestrati poco dopo.