Perinaldo, scoperta dalla Polizia piantagione di marijuana con 80 piante: alcune alte più di due metri
Dai primi accertamenti effettuati, i proprietari del terreno appaiono, con ogni probabilità, estranei alla illecita coltivazione
Perinaldo. Nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti ed a seguito di una mirata attività investigativa, la Squadra Mobile della Questura ha individuato, nelle campagne di Perinaldo, in un terreno malagevole e circoscritto da folta vegetazione, una vasta coltivazione di canapa indica.
L’intera piantagione era interamente recintata da un impianto elettrico a bassa tensione, che veniva alimentato a mezzo di alcuni pannelli solari.
L’irrigazione avveniva in maniera programmata e costante per mezzo di un sistema di innaffiamento a goccia, pianificato per fornire alle piante l’acqua necessaria anche durante la trascorsa stagione estiva particolarmente secca.
L’intera piantagione, composta da circa 80 piante di marijuana in avanzata fioritura – varie delle quali superavano i due metri di altezza – nonché tutta la strumentazione occorrente alla sua manutenzione, sono state sequestrate.
Proprio la citata autonomia di alimentazione ed irrigazione ha consentito ai suoi ideatori di non frequentare costantemente quel luogo anche se, negli ultimi giorni, era stato rilevato un progressivo deperimento delle piante, probabile sintomo di un abbandono della coltivazione, forse dovuto al timore che la medesima venisse scoperta, in considerazione dei recenti sequestri di piantagioni di stupefacenti ad opera delle forze dell’ordine in tutta la provincia.
Le analisi di laboratorio hanno evidenziato un considerevole principio attivo e, considerata sia la qualità che la quantità dello stupefacente, la cessione al dettaglio della sostanza scoperta e sequestrata avrebbe potuto fruttare decine di migliaia di euro.
Dai primi accertamenti effettuati, i proprietari del terreno appaiono, con ogni probabilità, estranei alla illecita coltivazione; in ogni caso, la Squadra Mobile prosegue le indagini, anche al fine di individuare i soggetti coinvolti nell’illecita coltura.