Operazione Stachanov, il procuratore Geremia: “Contenta di aver stanato quella gente”
Il magistrato: “Abbiamo punito i disonesti e premiato coloro che invece lavorano negli uffici pubblici con grande spirito di sacrificio”
Imperia. Una pausa dopo un lavoro durato due anni. Il procuratore capo Giuseppa Geremia sapeva che alla fine sarebbe arrivato un risultato importante nell’indagine Stachanov della guardia di finanza.
Come descriverebbe oggi il suo umore? “Contenta – risponde sicura di sé il magistrato – Abbiamo stanato quella gente in una situazione decisamente esagerata. Contenta perché reati del genere sono gravissimi e insopportabili. Si chiamano reati contro lo Stato e io che rappresento la giustizia oggi posso rallegrarmi di quanto abbiamo ottenuto”.
Possiamo scrivere i nomi degli arrestati? “Oggi si, assolutamente si. Diamo i nomi questi impiegati infedeli della pubblica amministrazione”.
Un lavoro svolto dalla procura tutto al femminile. “Vero, ho due valorose colleghe: il procuratore aggiunto Pradella che coordina lo staff dei reati contro la pubblica amministrazione e il sostituto procuratore Marrali che ha lavorato con grande scrupolo a questa attività. Però non metterei mai in secondo piano il lavoro decisamente encomiabile della guardia di finanza. Sono stati attenti, scrupolosi, hanno pedinato, intercettato questi furbetti che ora dovranno pagare i danni”.
Sorride il procuratore capo Giuseppa Geremia. “Oggi c’è il sole ed ha vinto la giustizia. Abbiamo punito i disonesti e premiato coloro che invece lavorano negli uffici pubblici con grande spirito di sacrificio e onestamente e coloro che invece un lavoro non lo hanno proprio”.
Ci spieghi meglio come era stato messo in piedi questo sistema. “I dipendenti assenteisti timbravano il cartellino e poi si allontanavano dal posto di lavoro, oppure affidavano il badge a un collega compiacente o, ancora, omettevano di timbrare in caso di ritardo ingiustificato o di uscita anticipata – racconta il magistrato – Oltre agli arresti e alle denunce, la finanza ha acquisito i compensi tabellari orari dei dipendenti per ciascun livello amministrativo d’impiego previsti dal contratto nazionale del lavoro, insieme alle indennità di posizione di ciascun incarico e agli oneri previdenziali e assistenziali, al fine di procedere al calcolo del danno erariale causato al Comune a causa del mancato servizio del personale”.
Assenteisti che hanno compiuto anche un danno allo Stato? “Certamente. Ora ci sono le manette e le denunce. Poi arriveranno anche i conti da pagare e sono salatissimi”, risponde il procuratore. Chi è indagato pagherà di tasca propria e verrà anche sospeso dall’incarico. Insomma sarà licenziato da Palazzo Bellevue.