‘Ndrangehtista arrestato dai CC di Imperia: un po’ di storia di Consolato Malaspina

Due anni fa il primo arresto per mafia
La storia giudiziaria e criminale del 62enne Consolato Malaspina vede una tappa fondamentale della sua evoluzione due anni fa, nel febbraio del 2013. In quella data i carabinieri di, su ordine dei magistrati della procura di Reggio Calabria stringono le manette ai polsi a più di 100 persone, tutte affiliate alla cosca ‘ndranghetista dei Iamundo, clan egemone nel grosso Comune calabrese di Melito Porto Salvo.
Consolato finisce in galera con il fratello più giovane, Vincenzo e con personaggi dagli alias perlomeno inquietanti : Carmelo Laganà detto “Hitler” e Francesco Macheda detto “ciccio sexy” solo per citarne alcuni. A tutti e 104 imputati, a vario titolo, viene contestato, dopo due anni di indagini, il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso (416 bis) espletato nelle sue forme celeberrime: traffico di armi, droga, infiltrazione nell’Amministrazione comunale ed estorsioni ai commercianti. Per Malaspina, nell’aprile 2014, il pubblico ministreo chiederà 15 anni di carcere. Ma la storia sembra non finire qui.
A inizio anno, dopo le rivelazioni del giovane pentito Ambrogio e scatta per lui il mandato di cattura. A casa non lo trovano e così i carabinieri non si perdono d’animo e setacciano praticamente tutta l’Italia, fino a trovarlo in partenza da quella Ventimiglia che oramai sembra avere un rapporto fin troppo stretto con certi personaggi della ‘Ndrangheta.