Lo stato dell’amministrazione Genduso, il punto del gruppo consiliare “Insieme”

13 ottobre 2015 | 09:52
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Lo stato dell’amministrazione Genduso, il punto del gruppo consiliare “Insieme”

“Poi gli si spiegherà che anche Taggia come Arma ora ha una scuola chiusa per problemi legati alla sicurezza”

Taggia. Genduso e i suoi paiono oramai in balia degli eventi; Chiara è la sensazione di un’amministrazione allo sbando, la nostra cittadina ne è purtroppo la più evidente testimonianza. Immaginiamo – scrivono i consiglieri comunali di opposizione del gruppo Insieme Piero Arieta, Mauro Albanese, Massimo Alberghi, Lucio Cava e Mario Conio – un nostro concittadino che si trovi a percorrere le nostre vie… Da un lato, il nostro potrà ammirare l’installazione da pochi giorni terminata che celebra l’oliva taggiasca collocata nella rotonda Rossat; al netto dei giudizi estetici, bisogna prendere atto del notevole zelo di Genduso e i suoi; i nostri eroi hanno dimostrato doti velocistiche degne del compianto Mennea! Quanto fatto dai nostri amministratori nell’arco di una sola mattinata, per inciso quella del 14 marzo 2013 ha dell’incredibile; i nostri, dando prova di insospettabile attivismo, sono riusciti nell’ordine a:

  1. affidare l’incarico per la redazione del progetto della opera artistica a uno studio che soltanto il giorno prima si offriva a tale scopo e, a scanso di equivoci allegava a tal fine, una bozza di contratto all’uopo preparata;
  2. Contagiare con la loro frenesia lo studio di progettazione che, immaginiamo svegliato di buon’ora dalla notizia dell’incarico affidatogli, nell’arco di pochi minuti riusciva in quella mattina mirabilmente a elaborare il progetto oggi realizzato e a consegnarne copia in Comune.
  3. Sempre in quella giornata memorabile per il Comune di Taggia, la Giunta, ci mancherebbe altro, deliberava l’approvazione del progetto!!

Di fronte a tale capacità lavorativa noi Consiglieri di minoranza non possiamo che plaudere cotanto sforzo; ahinoi il nostro concittadino però, dopo aver ammirato l’installazione delle olive, potrebbe desiderare calarsi lungo le vie di Arma; qui purtroppo la situazione cambia drasticamente e purtroppo per noi tutti, di certo non in meglio. Percorrendo la Via Stazione egli non potrebbe infatti non vedere il viale delle Palme, un tempo polmone verde di Arma, oggi abbandonato all’incuria e al degrado; gli interventi atti a limitare l’attacco nefasto del punteruolo rosso alle palme del viale, così pomposamente celebrati qualche giorno fa, sono stati inefficaci, e ci stanno riconsegnando un viale fantasma di se stesso, con le palme oramai decapitate della loro chioma, preludio probabile alla loro rimozione. Quello che invece i nostri amministratori paiono davvero non voler rimuovere, è invece il parco avventura; dove la natura non arriva, ci pensano loro a rimediare; i poveri pini, immuni al punteruolo rosso, stante così la situazione, probabilmente non potranno sopravvivere alle attenzioni del Sindaco e ai danni causati dalle vetuste strutture del parco avventura! Le innumerevoli promesse fatte dal Consigliere Pratticò durante i Consigli comunali, suonano oramai macchiettistiche e prive di ogni fondamento. Il tour lungo le amenità di Arma potrebbe poi portare il nostro oramai desolato concittadino a percorrere la via San Giuseppe; qui lo stesso assisterà a un fenomeno del tutto curioso; nella cittadina dove i progetti di olive di acciaio hanno una genesi di poche ore, egli potrà assistere nella via San Giuseppe al fenomeno della sparizione dei lampioni!!!!

E’ da tempo immemore che da questa caratteristica via del borgo marinaro di Arma alcuni lampioni di pregio danneggiati sono stati rimossi e mai più ripristinati, lasciando così la via nel degrado e abbandono e testimoniando così un’inerzia realmente vergognosa. A questo punto, lo sconsolato concittadino, speranzoso di trovare una situazione migliore potrebbe decidere di prendere l’auto per avviarsi verso Taggia; Egli, dapprima cercherà un parcheggio, poi resosi conto dell’enormità di tale sfida non potrà fare altro che desistere, e propenderà per un giro in auto lungo le vie del paese; dapprima rimarrà confuso nel vedere bambini avviarsi a scuola negli orari più disparati; poi gli si spiegherà che anche Taggia come Arma ora ha una scuola chiusa per problemi legati alla sicurezza; ai testimoni non passerà certo inosservato che il nostro, all’ascoltare tali parole nel contempo si abbandonava a rituali scaramantici piuttosto volgari, temendo in cuor suo per la scuola Soleri un destino analogo all’edificio della Papa Giovanni di Arma, oramai da anni abbandonata e dimenticata dai più, senza che Genduso e i suoi abbiano apparentemente fatto nulla. Il viaggio in auto, dopo la pausa alle scuole potrebbe poi portarlo presso la piazza Farini, dove gioco forza il nostro si dovrà fermare a causa di lavori in corso; tale situazione, se da una parte lo preoccupa, infonde però in lui un po’ di fiducia, nella speranza che tali lavori lasceranno la città migliore; quando però il nostro ottimista concittadino leggerà il cartello e prenderà atto del mastodontico ritardo del cantiere stesso, oramai superiore all’anno, non potrà trattenere impropri e sproloqui!

Gli impropri si sarebbero potuti trasformare in vere imprecazioni se avesse potuto prendere atto di quanto la ditta appaltatrice di tali lavori asserisce nei confronti del Comune; Apprendere da tale lettera che l’amministrazione non ritenesse i tempi di consegna dei lavori un aspetto importante, mentre le attività economiche dell’area muoiono, o che sempre l’amministrazione volutamente evitasse il confronto con i propri cittadini per non fornire loro spiegazioni, demandando alla ditta tale incombenza, rappresenta un’offesa che probabilmente il nostro amico concittadino e tutta la nostra comunità non tollererebbero.”