La Corte dei Conti tira le orecchie al Comune di Imperia: “Rischiate il default”

14 ottobre 2015 | 17:16
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La Corte dei Conti tira le orecchie al Comune di Imperia: “Rischiate il default”

Rilevati profili di criticità, pur non riscontrato irregolarità gravi negli atti contabili

Imperia. Stringere la cinghia per evitare il default. E così la Corte dei Conti scrive al Comune di Imperia e sistema dei paletti. Lo fa con un documento (deliberazione 65/2015, che è anche un atto pubblico. La sezione regionale di controllo presieduta da Ermanno Granelli ha esaminato la relazione-questionario sul conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2013 del Comune. E il magistrato istruttore Claudio Guerrini ha formulato osservazioni di carattere finanziario e contabile che impongono non solo riflessioni, ma azioni tempestive.

E’ stata rilevata una situazione di sofferenza nella gestione di cassa, contraddistinta dal reiterato ricorso ad anticipazioni di tesoreria, dall’esistenza di anticipazioni di tesoreria non restituite al 31 dicembre 2013 e dal ricorso, in termini di cassa, ad entrate destinate al finanziamento della spesa in conto capitale per il pagamento di spese correnti; che il risultato sostanziale di amministrazione al 31 dicembre 2013 potenzialmente negativo; notevole incidenza nell’equilibrio finanziario di parte corrente dell’esercizio 2013 di entrate correnti di carattere non ripetiitivo non correlate a spesa con stesse caratteristiche; finanziamento di parte delle indennità di posizione organizzativa erogate al personale nel periodo dal 2002 al 2013 con fondi indistinti di bilancio anziché mediante utilizzo delle risorse stabili del fondo per la contrattazione decentrata.

L’amministrazione Capacci ha risposto alle osservazioni fornendo anche dati sulla gestione delle anticipazioni di tesoreria aggiornati all’esercizio 2014. E la Corte dei Conti, tuttavia, ha rilevato profili di criticità, pur non riscontrato irregolarità gravi negli atti contabili.Vero anche che nel corso del 2014 il Comun e ha provveduto a rimodulare i termini dei pagamenti e ad applicare le agevolazioni connesse all’introduzione del servizio di raccolta differenziata ed altre voci.

“L’esigenza del pareggio di parte corrente è destinata a divenire un puntuale obbligo formativo”, ricorda la Corte dei Conti che ha accertato una situazione di squilibrio della gestione di cassa con tendenza al peggioramento. Si che le spine nel fianco dell’amministrazione Capacci sono sempre Amat e depuratore. L’assessore al bilancio Guido Abbo lo sa da tempo: “Stiamo cercando di trovare la soluzione più semplice anche per evitare una maggiore tassazione ai cittadini di Imperia”.