Influenza, 400 mila dosi di vaccino per combattere la svizzera e la thailandese

9 ottobre 2015 | 06:57
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Influenza, 400 mila dosi di vaccino per combattere la svizzera e la thailandese

Imperia. Le prime avvisaglie ci sono già state, ma il “bello”, secondo gli infettivologi, deve ancora arrivare. Quella di quest’anno sarà un influenza mista tra svizzera e thailandese con un’aggiunta di californiana.

Tre virus che metteranno a letto anziani, donne, uomini e bambini. Almeno 100 mila i liguri che dovranno fare i conti con questi tre virus. Ma ci sono anche i rimedi. A cominciare dal vaccino. La campagna di vaccinazione regionale prenderà il via lunedì 26 ottobre e sono già 400 mila le dosi di vaccino prenotate per rispondere adeguatamente alle necessità del territorio, da Ventimiglia a Sarzana. Quattrocentomila è il target di popolazione ligure sopra i 65 anni, a cui occorre aggiungere i soggetti a rischio. Considerando di arrivare quest’anno ad una copertura del 50% di queste due categorie, le dosi prenotate dovrebbero bastare, fermo restando che, se la percentuale di chi si sottopone alla vaccinazione, dovesse salire, siamo sempre in tempo a richiedere ulteriori dosi del preparato.

Lo scorso anno, purtroppo, i numeri sono ulteriormente calati, colpa di alcuni casi mortali inizialmente addebitati proprio al vaccino anti influenzale e che aveva portato al ritiro, anche in Liguria, di un vaccino. Il caso era scoppiato a novembre proprio nel bel mezzo della campagna ed ha causato molte defezioni tanto che mentre la media nazionale di ultra 65enni che si sono sottoposti alla profilassi anti influenzale è stata del 49%, in Liguria siamo andati addirittura sotto, sfiorando il 47 per cento.

In entrambi i casi, percentuali decisamente basse e l’effetto concreto di questo allontanamento dalla misura preventiva, insieme anche alla comparsa a sorpresa di un virus inatteso (lo “svizzero”) si è avuto nel considerevole aumento di ricoveri nell’area della “sorveglianza influenzale”: “più del 30% solo a San Martino”, con quel che ne consegue in campo sanitario, visto che le complicazioni sono sempre dietro l’angolo, ma anche economico.