Il sindaco Ioculano a Torino per l’assemblea dei comuni italiani sul tema migrazione

30 ottobre 2015 | 12:15
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Il sindaco Ioculano a Torino per l’assemblea dei comuni italiani sul tema migrazione

“Perché se le nostre ‘comunità’ non sono pronte e non sono serene non si può fare accoglienza, integrazione e solidarietà”

Ventimiglia. Ieri pomeriggio il Sindaco Enrico Ioculano ha partecipato in prima persona come relatore al dibattito “Le persone al primo posto. Accoglienza e integrazione nel rispetto della legalità e delle identità” organizzato nell’ambito della 32° assemblea dei comuni italiani tenuta a Torino. Vista l’esperienza vissuta dal Sindaco e la città tutta, il suo intervento si è focalizzato sulle problematicità e le ricchezze umane che si sono riscontrate nell’affrontare l’emergenza migranti degli ultimi mesi e sugli spunti di riflessione che ne sono scaturiti. Inoltre è stato sottolineato come nella complicata gestione della situazione possano emergere diverse prospettive al riguardo e come la complessa procedura di attribuzione di responsabilità tra le istituzioni può minare il buon funzionamento del sistema di accoglienza.

Dichiara il Sindaco: “C’è molto da rivedere in quello che è il nostro sistema di accoglienza dal punto di vista dell’emergenza, il caso della mia città ha messo a nudo i rapporti di responsabilità tra le istituzioni. (…) Se la città di Ventimiglia, che ha un determinato bilancio e una sua forza specifica, fosse stata una città più piccola, non in grado in poche ore di far fronte a 100, 150 mila euro di costi imprevisti cosa sarebbe accaduto? Oltretutto bisogna avere anche una immediata capacità di reazione”.

Aggiunge poi, sull’equilibrio, difficile da raggiungere ma necessario, tra rispetto delle esigenze dei propri cittadini, solidarietà verso la situazione drammatica dei migranti e mantenimento di buone e efficienti relazioni con le istituzioni “La collaborazione con le prefetture non è semplice perché rispondiamo a logiche diverse. L’assunzione di responsabilità per creare un centro di accoglienza nel cuore della città è qualcosa di difficile da concretizzare. Quando giravano le immagini di Ventimiglia su tv e giornali di mezzo mondo (e appariva un’immagine in parte distorta o problematica della nostra città) … insomma bisogna avere l’attenzione di rapportarci con i nostri cittadini in un certo modo, ascoltarli. Purtroppo non tutte le istituzioni con cui si collaborava in quel momento avevano questa sensibilità. E invece, per quanto riguarda i migranti, io non voglio chiamare” problema” questa situazione perché non dobbiamo dimenticarci che parliamo di persone che stanno affrontando un dramma umano”.

L’intervento si conclude con un  invito all’ANCI “che in quei giorni lì ci ha dato una grossa mano a sensibilizzare tutte le istituzioni, in particolar modo le prefetture ad avere un’attenzione particolare su queste tematiche. Perché se le nostre ‘comunità’ non sono pronte e non sono serene non si può fare accoglienza, integrazione e solidarietà”.