Il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Alessandro Piana in visita campo profughi di Ventimiglia

19 ottobre 2015 | 10:03
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Il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Alessandro Piana in visita campo profughi di Ventimiglia
Il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Alessandro Piana in visita campo profughi di Ventimiglia
Il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Alessandro Piana in visita campo profughi di Ventimiglia
Il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Alessandro Piana in visita campo profughi di Ventimiglia

“informeremo presto Salvini della situazione. A Ventimiglia regna l’assurdo da 4 mesi. Gli abitanti della palazzina adiacente al Dopo Lavoro ferroviario sono ostaggi in casa propria”

Ventimiglia. Il caso profughi di Ventimiglia all’attenzione del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. Parola di Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale: che ha incontrato alcuni rappresentanti dei condomini residenti nella palazzina situata all’interno del campo profughi di via Scalo Merci e parlato con numerosi ventimigliesi a dir poco inferociti. Dietro loro insistente richiesta, porterà con urgenza il caso sul tavolo del leader del Carroccio.

“E’ una situazione insostenibile, bisogna prendere provvedimenti urgenti – ha commentato Piana, dopo avere parlato a lungo con gli abitanti della piccola palazzina e visitato la base degli immigrati.
“A Ventimiglia va in scena l’assurdo da ormai 4 mesi. Mi sono voluto rendere conto di persona della situazione di disagio che stanno vivendo dal mese di giugno gli abitanti dell’area interessata: 13 famiglie costrette a passare all’interno del campo e altri abitanti dei palazzi adiacenti che si affacciano direttamente sull’area in questione.

E’ un vero e proprio campo “calamita” di sbandati, come l’hanno anche definita i condomini ormai sfiniti e stremati da una situazione insostenibile. Anche intorno alla stazione ferroviaria di confine ho potuto constatare che regna il degrado”.

Piana è entrato dentro al centro accoglienza. Quindi ha incontrato la responsabile legale del condominio Mabel Riolfo, il presidente della Confcommercio di Ventimiglia Simone Piccolo e alcuni rappresentanti dei cittadini tra cui Silvio Perrone, firmatario di numerosi documenti di protesta (che non hanno avuto alcuna risposta).

“Dal 10 giugno chi abita nella zona è circondato da una sorta di “tendopoli” , – prosegue Piana – attrezzata con bagni, zona mensa e brandine per la notte. Quotidianamente vengono serviti in media 250 pasti. Mi è stato riferito che da qualche giorno le forze dell’ordine non presidiano più come prima.
Gli abitanti dell’area, oltre 200 persone, si sentono abbandonati a se stessi e non vivono più tranquilli. Sono stati sospesi i loro diritti.

Nonostante numerose lettere di protesta, inviate alle Ferrovie, al Prefetto, al Comune, al Ministro degli Interni, ai Vigili del Fuoco e ad altri organi competenti non hanno mai ricevuto alcuna risposta. Chi si deve fare carico di questo? Informeremo Matteo Salvini di tutto e cercheremo anche di farlo venire a Ventimiglia al più presto. Dal punto di vista normativo non si capisce che qualificazione abbia questo centro.

Non c’è nessun atto costitutivo e non risulta nessun sistema giuridico a regolarlo. E’ diventato a tutti gli effetti un “albergo” che ormai ospita senza un controllo anche clandestini privi di regolare permesso e di identificazione. Il campo deve chiudere”.

In più il progetto di trasferire il tutto allo Scalo Merci non rappresenta una soluzione: da quanto appreso in Comune si tratta di una aggiunta per ospitare in modo permanente gli immigrati. E l’area della stazione rimarrebbe una base di emergenza infinita.