Il bosco di Monte Nero ostaggio dei cacciatori, l’allarme della Protezione Civile

21 ottobre 2015 | 10:32
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Il bosco di Monte Nero ostaggio dei cacciatori, l’allarme della Protezione Civile

“Chiediamo gentilmente che la zona, che tra l’altro è un S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) venga rispettata”

Bordighera. Piccioni impallinati e lasciati, come un trofeo, sopra i cespugli. Tendopoli, arbusti tagliati per creare postazioni di avvistamento e falò accesi nella notte. Il bosco di Monte Nero, o quello che ne rimane, è ostaggio dei cacciatori. “Chiediamo gentilmente che la zona, che tra l’altro è un S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) venga rispettata”, dicono i volontari della locale Protezione Civile, “Nessuno vieta ai cacciatori di recarsi nel bosco in cerca delle loro prede: ognuno ha il diritto di praticare l’hobby che preferisce. Ma il bosco è patrimonio di tutti”.

A preoccupare sono anche i fossi creati, presumibilmente, dai cacciatori per appostarsi: in caso di incendio i mezzi di soccorso devono poter raggiungere velocemente l’area colpita, ma a volte si fa fatica, perché rallentati, appunto, da buche profonde. “Ricordiamo, inoltre, che nell’area è vietato accedere fuochi”, spiegano i volontari, “Così come vige il divieto di tagliare le piante di ruscus e quelle di altre specie”. Uccidere uccelli per poi lasciarli cadavari in giro per il bosco, poi, appare una pratica barbara e del tutto inutile: “Perché?” si chiedono in molti. Per l’ora l’interrogativo resta sospeso nel vuoto. La speranza è che, invece, non cada nel vuoto l’appello di chi si occupa del S.I.C. e cerca di tenerlo pulito e conservarlo per tutti: come fanno i volontari della Protezione Civile A.I.B.