Gruppo Insieme: “Magra consolazione essere comune riciclone quando si dà l’assenso ad una discarica”

15 ottobre 2015 | 11:54
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Gruppo Insieme: “Magra consolazione essere comune riciclone quando si dà l’assenso ad una discarica”

“Il sindaco Genduso smetta di pavoneggiarsi e difenda finalmente il nostro territorio”

Taggia. “Magra consolazione – scrivono i consiglieri comunali del gruppo Insieme Alberghi, Albanese, Cava, Conio e Arieta – essere premiati come comune riciclone quando poi si da’ l’assenso (salvo inutili e goffi ripensamenti dell’ultima ora) a realizzare una discarica a cielo aperto sul proprio territorio che ospiterà i rifiuti indifferenziati di tutta la provincia…Genduso ancora una volta dimostra, a discapito della sua professione di psicologo, atteggiamenti schizofrenici; Se il celebre romanziere Stevenson fosse stato nostro contemporaneo, Genduso sarebbe stato ricordato non come il sindaco che ha condannato Taggia a divenire la cittadina del rifiuto, ma come protagonista del romanzo “lo strano caso del Dr. Genduso e Mr. Hide”.

Il nostro sindaco ha varie analogie con il celebre protagonista del romanzo; non sappiamo quale sia la pozione che abbia bevuto per giustificare certi comportamenti, certamente fa sobbalzare la sua capacità di dire tutto e il contrario di tutto; stendendo un velo pietoso sulla sua oramai celebre affermazione” mai più un sacchetto di spazzatura sul mio territorio” oggi riesce ancora a stupirci; da una parte il nostro dice che la sua idea di rifiuto è ben lontana dal concetto di discarica; dall’altra è stato ed è colui che ha voluto fermamente il lotto 6 sul nostro territorio. Sintomo di schizofrenia politica è aver detto pochi giorni fa che era consapevole che il lotto 6 era una scelta penalizzante per i suoi concittadini…peccato che nel tempo lui sia stato il più strenuo difensore di tale scempio, come non ricordare il suo apostrofare come demagoghi e populisti i sottoscritti che all’epoca lo invitavano a cambiare idea? Come non ricordare il fatto che lo stesso, non trovasse di meglio che uscire sulla stampa per cassare le nostre proposte e ribadire l’utilità del lotto 6. Non basta una goffa e tardiva operazione di maquillage per sollevare l’amministrazione dalle loro gravissime responsabilità; Ci hanno condannato a un presente e a un futuro fatto di rifiuti e discariche, a fronte di un impianto che pare ogni giorno di più, foriero di ulteriori gravi rischi per la collettività. Probabilmente il sindaco ha smarrito le chiavi della cabina di regia della pianificazione provinciale di cui tanto andava fiero; noi forse malignamente, riteniamo che gli altri sindaci abbiano semplicemente cambiato la serratura e estromesso il nostro dai poteri decisionali. A questo punto è indispensabile un cambio radicale di rotta, Taggia non può essere più considerata da tutti come l’agnello sacrificale, ricettacolo di ogni attività non desiderata dagli altri Comuni; il sindaco Genduso smetta di pavoneggiarsi e difenda finalmente il nostro territorio, subordinando la disponibilità dell’impianto, adeguatamente rivisto, alla revoca per la realizzazione del lotto 6.”