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Furbetti del cartellino, il vigile Muraglia dal pm che chiede una proroga di 6 mesi

29 ottobre 2015 | 06:48
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Furbetti del cartellino, il vigile Muraglia dal pm che chiede una proroga di 6 mesi

Le prove presentate dal pm Paola Marrali sono state raccolte con filmati e pedinamenti

Imperia. Altri sei mesi di proroga per poter completare le indagini preliminari sui 43 dipendenti del Comune di Sanremo finiti agli arresti domiciliari o sottoposti all’obbligo di firma. L’ha chiesta la Procura della Repubblica di Imperia che oggi interrogherà il vigile in mutande Alberto Muraglia, diventato il simbolo dell’inchiesta “Stachanov”.

Le prove presentate dal pm Paola Marrali e dalla Guardia di Finanza nella richiesta di ordinanza cautelare sono state raccolte attraverso le registrazioni delle telecamere di video sorveglianza piazzate in municipio, all’ufficio Anagrafe e ai Servizi sociali, oltre che dai pedinamenti e dagli appostamenti effettuati dagli stessi finanzieri.

Materiale finito nelle 236 pagine dell’informativa e nelle oltre 2.000 dei suoi allegati. Ma, dopo giovedì, si è aperto un nuovo fronte. Una nuova ricerca di prove a sostegno dell’indagine. Due le strade. La prima è ovviamente l’esame delle carte” sequestrate sia negli uffici comunali che nelle abitazioni degli indagati nel corso del blitz di giovedì. Documenti, cd-rom e molto altro. Studiarli non sarà lavoro né semplice né rapido.

Altro materiale definito “interessante” è saltato fuori nel corso degli interrogatori come persone informate sui fatti dei dipendenti non coinvolti nell’inchiesta. Ne sono già stati sentiti diversi, tra cui anche alcuni funzionari. Qualcuno avrebbe provato a giustificare il sistema di utilizzo “allegro” dei cartellini marcatempo da parte dei colleghi, altri, invece, avrebbero fornito non solo conferme, ma anche nuovi elementi.

Chiuse invece le indagini che riguardano i 75 dipendenti finiti sotto accusa a piede libero. Adesso, serviranno altri mesi per chiudere anche gli accertamenti verso gli altri quarantatrè.