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Febbre e dolori, in aumento i casi nell’Imperiese ma non è ancora influenza

12 ottobre 2015 | 15:17
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Febbre e dolori, in aumento i casi nell’Imperiese ma non è ancora influenza

Imperia. Febbre e dolori in tutto il corpo, ma anche tosse, raffreddore e mal di gola. Tantissimi sono gli imperiesi colpiti dai primi virus di stagione. Ovvero i cosiddetti “parainfluenzali”. Parenti poveri dei virus invernali, ma tosti e fastidiosi. Sono rafforzati in questi giorni dagli sbalzi di temperatura, che sono i loro migliori alleati.

La colpa è loro se ogni giorno ci sono decine di chiamate al 118 per chiedere l’intervento della guardia medica. Ecco un piccolo manuale di sopravvivenza basato sui consigli dei medici da seguire ricordandosi che, purtroppo, questo è solo l’antipasto: i virus di adesso “servono” a debilitare il corpo in attesa che arrivino i loro parenti più forti.

Ad aumentare la forza dei virus è la riduzione delle vaccinazioni eseguite, che si è verificata ovunque e quindi anche in Riviera. Soprattutto nello scorso autunno-inverno, dopo alcune morti sospette di anziani. Che in realtà – si è scoperto dopo – non c’entravano nulla con il vaccino. Il problema è culturale: stiamo assistendo a una regressione della fiducia nella scienza, con messaggi diffusi soprattutto su Internet contro le campagne di prevenzione.

Ma gli effetti di questi pregiudizi possono essere devastanti: non vaccinarsi, soprattutto nelle fasce più a rischio (anziani e bambini, ma anche persone affette da patologie specifiche come ad esempio il diabete) aumenta l’effetto negativo dei virus sia su di sé che sugli altri. Perché una copertura maggiore è una garanzia sia per la persona che si sottopone alla prevenzione, sia per gli altri che le stanno accanto.

Quindi la raccomandazione dei medici è fare il vaccino contro l’influenza non appena arriverà – in genere è disponibile da novembre – e sottoporsi anche a quello contro la meningite C: entrambi sono gratuiti per le fasce di popolazione considerate a rischio. Curare l’igiene.

Sembra una stupidaggine, ma non lo è affatto. Non lavarsi le mani, tanto per fare l’esempio più banale, comporta una trasmissione di batteri continua: si pensi a quando si tocca lo scorrimano di una scalinata. I medici invitano dunque i pazienti a curare questo aspetto, perché evita più guai di quanto non si pensi.

Limitare l’uso degli antibiotici. Una volta che si è colpiti dai malanni stagionali, si può ricorrere ai farmaci di uso comune che non hanno bisogno della prescrizione medica, come il paracetamolo. Il consiglio è di limitare invece l’uso degli antibiotici, che vanno presi sempre dietro consiglio del medico di famiglia o dell’eventuale specialista. Semmai, per rimediare alla debilitazione del fisico che può provocare l’influenza all’arrivo dei virus più forti, si possono prendere degli integratori o dei prodotti che rafforzano le difese immunitarie.

Il percorso da seguire. Quando si è ammalati bisogna, prima di tutto, stare calmi. Una febbre con temperatura di 37 gradi e con un po’ di tosse non comporta rischi immediati per la salute, a meno che non ci siano fattori strani: ad esempio una febbre che dura da troppi giorni.

Per una valutazione dei sintomi ci si può rivolgere al medico di famiglia, che è in grado di giudicare se la situazione è un malanno in grado di andarsene nel giro di pochi giorni, o se ci sono delle spie accese che devono essere controllate. Una di queste è una febbre più alta del normale, che merita una visita al pronto soccorso. Discorso a parte, ovviamente, per tutte quelle persone che hanno problemi di salute cronici. E che devono essere monitorate con maggiore attenzione.