Dipendenti comunali assenteisti, il sindaco: “Vergogna che infanga il nome della nostra città”

23 ottobre 2015 | 19:13
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Dipendenti comunali assenteisti, il sindaco: “Vergogna che infanga il nome della nostra città”

“Al di là del risvolto mediatico per l’ente, la mia più grande preoccupazione come Sindaco, adesso, è continuare ad assicurare servizi importanti e a proseguire opere e lavori determinanti per la nostra città”

Sanremo. “Al termine dell’indagine, desidero ringraziare la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza per il lavoro svolto. Il quadro emerso dall’operazione investigativa ha delineato una situazione particolarmente grave.”

Così inizia il post del sindaco Alberto Biancheri pubblicato sulla sua pagina Facebook in merito all’inchiesta sui dipendenti comunali assenteisti del comune di Sanremo che ha scioccato la città intera.

Prosegue il primo cittadino: “In me, la delusione ha lasciato spazio ad una profonda irritazione. Ripenso alle giornate intere passate in ufficio a mandare avanti pratiche e progetti, o ai dipendenti che hanno sempre fatto il loro dovere, e che ci stanno aiutando con grande impegno in questa fase davvero difficile per tutto il Comune. Le immagini di chi ha minato la credibilità della pubblica amministrazione in quel modo sono unavergogna che infanga il nome della nostra città. Verso i responsabili di tutto questo ci muoveremo con grande fermezza.

L’Ufficio Disciplinare – aggiunge Biancheri – ha subito disposto la sospensione per i 43 dipendenti colpiti da misure cautelari. Nelle prossime settimane l’iter procederà con le valutazioni caso per caso per tutti gli indagati, con provvedimenti disciplinari previsti dalla Legge, compreso il licenziamento.

Ero a conoscenza di questa indagine sin dal giorno del mio insediamento. L’inchiesta è partita nel 2013 e si è conclusa nell’ottobre 2014. In pratica, ho iniziato il mio mandato nella fase conclusiva delle indagini, ma già dal giorno del mio insediamento gli inquirenti mi misero a conoscenza dell’operazione investigativa in corso, e a loro abbiamo sempre assicurato pieno sostegno. Dalla chiusura dell’indagine ad oggi è passato un anno: in questi 12 mesi, in accordo con gli inquirenti stessi, io non potevo minimante intervenire per non influenzare la conclusione dell’indagine. Tuttavia, laddove potevamo farlo, abbiamo adottato soluzioni importanti, come il Piano Anticorruzione o l’iniziale rotazione del personale. Ed è soprattutto per questo che decisi di tenere per me la delega al personale.”

E conclude il sindaco: “Ora per il Comune arriva la fase più difficile. Al di là del risvolto mediatico per l’ente, la mia più grande preoccupazione come Sindaco, adesso, è continuare ad assicurare servizi importanti e a proseguire opere e lavori determinanti per la nostra città. E’ su questo che stiamo lavorando senza tregua sin da subito.
Ed è su questo che abbiamo bisogno del sostegno di tutti.”

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