Debutto con tanti applausi per la nuova commedia del “Ramaiolo in scena”

15 ottobre 2015 | 17:41
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Debutto con tanti applausi per la nuova commedia del “Ramaiolo in scena”
Debutto con tanti applausi per la nuova commedia del “Ramaiolo in scena”
Debutto con tanti applausi per la nuova commedia del “Ramaiolo in scena”

Calorosi e nutriti applausi, con numerose chiamate alla ribalta, hanno dimostrato il convinto gradimento che il numeroso pubblico ha riservato a questa “prima”. Successo confermato anche nella replica di domenica pomeriggio.

Sabato scorso la Compagnia “Ramaiolo in scena” ha presentato con successo il suo nuovo lavoro: “Il prigioniero della seconda strada”, una commedia scritta da Neil Simon nel 1971 che, nonostante gli oltre 40 anni di età, mantiene straordinariamente inalterata la sua attualità.

Traffico, consumismo, microcriminalità, inquinamento, egoismi, crisi economica, disoccupazione, sono i disagi che in maniera sempre più opprimente si abbattono via via sul protagonista Mel Edison e sulla moglie Edna, fino a causare in loro pesante stress e depressione. Temi contemporanei e decisamente seri, al limite della drammaticità, che però Neil Simon riesce a trattare con grande leggerezza e raffinata comicità, amalgamando ed intrecciando con maestria serietà ed ironia.

In questa chiave si è mossa l’accurata regia di Alessandro Manera, che non ha tradito le intenzioni dell’autore, infondendo buon ritmo alla rappresentazione.

Bravi ed efficaci gli attori a rendere il continuo altalenarsi di ritmi e situazioni e ad interpretare in modo realistico e convincente i difficili caratteri dei personaggi.

Christian Ferrari, un “Prigioniero” convincente, ricco di sfumature, pur essendo alla sua prima esperienza di attore protagonista, tiene la scena con la sicurezza di un veterano, non cedendo mai alla tentazione della ricerca della facile risata, rendendo divertente e drammatico nel contempo il suo personaggio.
Alessia Mela disegna con intensità il personaggio della moglie Edna, nella sua evoluzione che la porta da compagna dolce e amorevole ad efficiente “capo famiglia”, fino a rimanere vittima anch’essa del logorio mentale.
Federico Finocchiaro, Serena Alberti e Elisabetta Donatiello, caratterizzano con efficacia i fratelli del protagonista, che, intervenuti per aiutarlo, rivelano invece i loro limiti e difetti.
Borioso, apparentemente granitico e pieno di sé, Harry, il personaggio “self made man” di Finocchiaro, rivela invece la sua fragilità ed invidia verso il fratello “debole”.

Divertenti e ben calate nei ruoli, Serena Alberti (Jessie) e Elisabetta Donatiello (Pauline) rappresentano brillantemente tic e difetti che impediscono ai loro personaggi di aiutare realmente il fratello in difficoltà: la prima vedova svampita e inconcludente, non riesce a far altro che versare lacrime; nella seconda, zitella inacidita e di “braccino corto”, l’interesse economico prevale sul desiderio di offrire un aiuto reale.

Molto efficace si è rivelata la scenografia ideata da Cristina Coscia e Marco Macchiavelli, al cui centro campeggia una grande finestra affacciata sui grattacieli di New York, con un balcone, ove si realizzano alcuni divertenti colpi di scena.

Completano il cast Antonella Micali (costumi), Dario Bruzzone e Piero Saglietto (audio), Paola Luperto, Federico Manera e Walter Saglietto (luci), Annalina Brizio e Luca Cortesia (assistenti di scena)

Calorosi e nutriti applausi, con numerose chiamate alla ribalta, hanno dimostrato il convinto gradimento che il numeroso pubblico ha riservato a questa “prima”. Successo confermato anche nella replica di domenica pomeriggio.

Questo debutto avrebbe dovuto essere rappresentato al Teatro Cavour, che come noto è stato chiuso per inagibilità in quanto necessita di importanti lavori di adeguamento, che la città si augura possano essere realizzati rapidamente per riconsegnare al più presto agli imperiesi il loro Teatro.

La sala delle Opere parrocchiali di Via Verdi, ha comunque svolto un dignitoso ruolo di supplenza, rivelandosi come una delle pochissime strutture in grado di ospitare in città rappresentazioni teatrali, permettendo così al “Ramaiolo in scena” di realizzare il debutto di questa nuova commedia, per il piacere dei tanti imperiesi amanti del Teatro.