Chiappori: “Diano infangata da Abbondanza”, Casa della Legalità sotto processo

Il primo cittadino si schiera contro chiunque metta in cattiva luce la cittadina del Golfo Dianese
Diano Marina. “Associare Diano Marina alla mafia è stato un danno d’immagine rilevante per la nostra città. Al processo ci costituiremo parte civile perché abbiamo il compito di tutelare Diano da chiunque tenti di infangarne il nome”. Lo dice Giacomo Chiappori dove aver appreso che il presidente della Casa della Legalità Christian Abbondanza è stato rinviato a giudizio. Deve rispondere di diffamazione a mezzo stampa per aver sostenuto che a Diano Marina “la mafia è influente”.
E così mentre il sostituto procuratore della Repubblica Marco Zocco aveva chiesto l’archiviazione di Abbondanza il giudice per le udienze preliminari Massimiliano Raineri ha deciso di fissare il processo a dicembre. E alla prima udienza di gennaio il Comune si costituirà parte civile.
Ancora Chiappori: “Il ragionamento è semplice. Se qualcuno usa il mio nome ne rispondo personalmente se qualcuno invece diffama il nome della cittadina che rappresento come sindaco e che faccio di tutto per tenerla ad alto livello e che ospita più turisti in tutto il ponente allora devo difenderla con tutti gli strumenti. Poi da cittadino aggiungo anche che se vedo qualcuno che delinque lo denuncio senza alcuna paura. Non è il sindaco che deve arrestare chi delinque ma le forze dell’ordine. E’ alla polizia e ai carabinieri che vanno presentate le denunce”.