Anche a Ventimiglia “Mutu”, il bellissimo spettacolo teatrale sulla mafia

20 ottobre 2015 | 11:57
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Anche a Ventimiglia “Mutu”, il bellissimo spettacolo teatrale sulla mafia

Aldo Rapè e Gaspare Balsamo sono “semplicemente” bravi, da applaudire lungamente asciugandosi qualche lacrima

Ventimiglia. Stanno procedendo al meglio le prevendite per il bello, intenso e molto emozionante spettacolo teatrale “MUTU” – La legge del silenzio, della Compagnia teatrale siciliana Prima Quinta che, grazie a “LIBER theatrum” e con il supporto di “Casa Fenoglio B&B” e della libreria Casella, sarà messo in scena, DOMENICA 25 Ottobre alle ore 18.00 (a seguire aperitivo) anche a Ventimiglia. Per la regia di Lauro VERSARI, il lavoro vedrà all’opera i due protagonisti, Aldo RAPE’ e Gaspare BALSAMO. Molto originale anche la location estemporanea scelta: nel centro storico di Ventimiglia Alta, l’Oratorio dei Bianchi – S. Giovanni Battista, nella zona del Cavo (sede un tempo del vecchio cinematografo) grazie alla disponibilità e gentilezza di Don Luca Salomone, entusiasta dell’idea di accogliere in un luogo in costante e continua ristrutturazione, uno spettacolo con la forte tematica sociale legata alla “mafia”! Prezzo del biglietto, comprensivo dell’aperitivo a seguire, € 15,00 – INFO e prevendita telefonando al 338 6273449 o scrivendo una mail aliber.theatrum@gmail.com.

Un’occasione unica ed eccezionale per assistere ad un lavoro premiato come miglior spettacolo straniero al Festival di Avignone OFF nel 2012, a giugno 2014 ospitato a New York dal prestigioso Festival di teatro italiano “In Scena” e che presto diventerà anche un film per il cinematografo.

Scritto e interpretato, assieme a Gaspare Balsamo, dall’attore e drammaturgo siciliano Aldo Rapè, con la regia di Lauro Versari, “MUTU” è probabilmente quello che si può definire un “piccolo” capolavoro del teatro indipendente. Un testo eccellente: un vero e proprio “cazzotto” nello stomaco per le emozioni regalate allo spettatore, grazie anche ad un linguaggio semplice e diretto, che penetra nel cuore di chi lo guarda, scuotendone l’anima.

Una storia che è una bomba ad orologeria. La storia di due fratelli, due uomini del nostro tempo, uno prete e l’altro mafioso, ingabbiati nelle loro vesti e nei loro ruoli, ma desiderosi di scappare. La mafia e la chiesa, come pretesto per parlare del vero male che colpisce i due protagonisti: la solitudine ed il vuoto esistenziale che esiste nella nostra civiltà. Dopo dieci anni di lontananza “u mafiusu” e “u parrino” si rincontrano. Due strade opposte le loro, due “dottrine” diverse, due status sociali agli antipodi; ma per quanto possano sembrare lontani, i due fratelli sono in qualche modo accomunati dalle loro solitudini, emarginati a causa della legge del silenzio: l’omertà. Muti sono rimasti per una vita, davanti alla crudeltà, alla fame, alle ingiustizie. Rivangano il loro passato, con l’amaro in bocca, e si raccontano attraverso aneddoti della loro infanzia, giustificandosi per le loro scelte. Si scontrano, si picchiano, ma in fondo hanno solo voglia di riabbracciarsi e di mettere da parte il passato, lasciandosi trascinare dal richiamo del sangue. Il tema affrontato è forte, d’impatto, e vale per tutti, perché la solitudine non fa né distinzioni né tanto meno discriminazioni.  Poco più di un’ora per uno spettacolo emozionante e perfetto nella costruzione drammaturgica e nella bella e intensissima interpretazione dei due attori.

Aldo Rapè e Gaspare Balsamo sono “semplicemente” bravi, da applaudire lungamente asciugandosi qualche lacrima.

INFO: 338 6273449 / liber.theatrum@gmail.com / www.libertheatrum.com