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Acqua pubblica: “che gioco stanno giocando le amministrazioni comunali imperiesi?”

14 ottobre 2015 | 11:48
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Acqua pubblica: “che gioco stanno giocando le amministrazioni comunali imperiesi?”

Intervento del Coordinamento Imperiese per l’Acqua pubblica

Imperia. “Ci pare alquanto strano il comportamento politico espresso con la delibera della Conferenza dei Sindaci dello scorso 20 luglio, per la gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Imperia, nella quale è stato approvato un modello organizzativo gestionale che di fatto garantirebbe, illegittimamente, gli attuali gestori, già dichiarati decaduti, AMAT, AIGA e Acquedotto di Savona.

Va ricordato ai nostri amministratori che nel novembre del 2012 avevano affidato il servizio ad un gestore unico a livello di ambito territoriale, alla società consortile dei Comuni della Provincia di Imperia Rivieracqua, appositamente costituita allo scopo, disponendo contestualmente la cessazione degli affidamenti su base comunale in corso di esecuzione e rispondendo positivamente alla decisione presa dai cittadini con i Referendum del 2011: l’acqua deve essere pubblica e senza profitti.

Questa decisione venne supportata dal pronunciamento del Tar della Liguria, pubblicata nel maggio 2014 che dichiarò illegittimi gli affidamenti delle gestioni di AMAT, AIGA e Acquedotto di Savona e successivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato nell’ottobre dello stesso anno.

Riteniamo sia una condotta politica deludente e pericolosa, poiché si baserebbe nuovamente su un modello gestionale illegittimo, ancorché subordinato al parere tecnico favorevole dell’autorità di controllo (l’AEEGSI) e raggirerebbe la volontà dei cittadini. Soprattutto sconcertano le posizioni dei Comuni già soci di Rivieracqua, fra i quali spicca Sanremo, che di fatto, condividendo quell’impostazione, ostacolano un percorso in atto di riorganizzazione del servizio idrico, nel rispetto della legislazione vigente e degli indirizzi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio e nella direzione auspicata da milioni di cittadini che hanno inteso sottrarre la gestione dell’acqua dalle logiche del mercato e degli interessi.
Si scrive acqua, si legge democrazia.”

Cimap – Coordinamento imperiese per l’Acqua Pubblica