Ventimiglia, il Consigliere Malivindi sulla questione no borders
“Vorrei però precisare, per correttezza, che i meccanismi di condivisione del M5S impediscono una sottoscrizione “last minute” di un documento che non è ancora stato discusso con il gruppo”
Ventimiglia. “Con riferimento alla mancata sottoscrizione dell’ordine del giorno sul presidio in frontiera da parte del M5S regionale, condivido e faccio mia parte della delusione dell’on.le Sonia Viale: vorrei però precisare, per correttezza, che i meccanismi di condivisione del M5S impediscono una sottoscrizione “last minute” di un documento che non è ancora stato discusso con il gruppo, di fatto questo è il motivo della mancata sottoscrizione nell’immediato. L’ordine del giorno verrà comunque discusso nella prossima seduta consiliare e in quella sede mi auguro vivamente che i Coniglieri Regionali a 5 stelle lo votino all’unanimità. Per quanto mi riguarda, come ho avuto modo di esprimere durante l’incontro pubblico tenutosi sabato scorso presso la Sala Consiliare, resto della convinzione che alcuni attivisti del presidio abbiano volutamente esasperato la situazione, nonostante i tentativi di dialogo messi in atto da parte della Amministrazione che, a questo punto, si sono rivelati inutili e quasi controproducenti.
E’ impensabile che la protesta dei no borders si estrinsechi in manifestazioni non autorizzate che bloccano il transito stradale in frontiera provocando disagi alle migliaia di lavoratori frontalieri costretti a transitare da lì ogni giorno. Come ho avuto modo di esprimere a diverse riprese, la città di Ventimiglia ha già dato e, peraltro, nulla può fare per “soddisfare” le richieste dei no borders, di qui si deduce che la location del presidio è inopportuna, soprattutto dal momento in cui la Francia ha diminuito il cd. “blocco” in frontiera. Chi crede che il presidio aiuti i migranti possiede forse un concetto di aiuto che è del tutto particolare: ricordo che c’è già un centro in stazione che fornisce tutto l’aiuto necessario a queste persone, a mezzo di volontari laboriosi e instancabili. Se il presidio è una forma di protesta, allora desidero fare una considerazione nel merito: a cosa serve una protesta generica contro le frontiere, se nel mondo ci saranno sempre persone costrette a fuggire da fame, guerre e soprusi? Finché ci saranno ingiustizie, le frontiere saranno solo una conseguenza del fatto che la gente dovrà fuggire dal proprio Paese. La mia protesta, la nostra protesta e – almeno fino a quanto ho creduto finora – quella del M5S, è una protesta contro le ingiustizie e le iniquità, una protesta che punta alla radice del problema, che affronta il merito. Questo è il motivo per cui io ho scelto di diventare una portavoce del M5S un anno e mezzo fa.
Detto questo, credo che chi si erge a paladino della legalità non può permettersi di appoggiare né espressamente né implicitamente questo tipo di occupazione e pertanto spero e insisto per un voto favorevole da parte di tutti i consiglieri regionali.
Resto pertanto in attesa della discussione dell’ordine del giorno in Regione prima di trarre le mie conclusioni, cercando di rimanere coerente nei confronti della cittadinanza stessa e degli elettori ventimigliesi”.