Ventimiglia, Consiglio Comunale: si accende il dibattito per i contributi alle associazioni sportive
Altra pratica calda: quella relativa agli espropri per la ciclo-pedonale sul Nervia
Ventimiglia. Il lungo e dibattuto Consiglio Comunale di ieri, lunedì 14 settembre, è iniziato con un ricordo e con un minuto di silenzio per onorare l’Avvocato Aldo Lorenzi, antifascista, per dieci anni (dal 1975 al 1985) Sindaco della città di confine, scomparso lo scorso mese di agosto.
Dopo la commemorazione tributata all’Avvocato Lorenzi, ha preso il via il dibattito vero e proprio, che tra animate discussioni e sospensioni ha impegnato i consiglieri per oltre quattro ore.
Letti e approvati all’unanimità i verbali relativi agli ultimi quattro Consigli Comunali, si è passati al secondo punto all’ordine del giorno: a prendere la parola è stato il Sindaco Ioculano, che ha dato comunicazione degli interventi eseguiti, o in via di realizzazione, relativi all’ambito scolastico: “Sono stati portati a compimento lavori relativi alla sistemazione dei servizi igienici, pulizia dei giardini e posa della pavimentazione anti-trauma”, ha riferito, “Mentre stanno per essere portati a compimento interventi per la prevenzione degli incendi”.
Il dibattito si è fatto più acceso al momento della discussione delle mozioni presentate dalla Minoranza. Per motivi legati al tempo a disposizione (un’ora e mezza), solo la prima delle mozioni, quella presentata dal Consigliere M5S Silvia Malivindi, è stata oggetto di dibattito.
“Chiedo la risoluzione della convenzione con l’ASD Ventimiglia Calcio”, ha dichiarato la Malivindi, “Società che ha in concessione il centro sportivo comunale Morel”.
La società gestisce, in base ad un contratto stipulato nel 2011, la struttura di proprietà del Comune, dal quale riceve, ogni anno 74.900,00 euro. “E’ uno spreco”, ha affermato il Consigliere, “Oltre che un’ingiustizia nei confronti di altre associazioni sportive. E’ un danno erariale per il Comune, che è quindi tenuto a risolvere il contratto al fine di limitare il danno stesso e per evitare questa ingiustizia”.
Le osservazioni della Malivindi, che ha portato la mozione in Consiglio “al fine di una più equa distribuzione dei contributi”, derivano dal fatto che il Ventimiglia Calcio, diversamente da quanto scritto nella convenzione del 2011, non ha mai realizzato le opere pattuite.
“L’importo, in assenza di realizzazione delle opere, deve essere riconsiderato”, sostiene il Consigliere, che ha sottolineato l’enorme divario tra il contributo concesso alla società sportiva rispetto alle altre che, al massimo, ricevono dal Comune contributi per 2mila euro.
A nulla, se non ad alimentare la polemica, è servito il chiarimento in merito alle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale (che ha dimezzato, a partire da quest’anno, i contributi al Ventimiglia Calcio) dell’Assessore Felici: “La pratica è molto complessa. Il rapporto nasce a seguito di una gara d’appalto che prevedeva la concessione in cambio di lavori, come giustamente ha detto la Consigliera. Ma il suddetto termine non è ancora scaduto, in quanto i Commissari Prefettizi hanno concesso una proroga fino al 31 dicembre 2015 e quindi, formalmente , non può esserci un inadempimento se il termine non è scaduto”. Al centro sportivo Morel sono previsti lavori per un ammontare di 800mila euro. Lavori di cui il Comune si farà carico, accendendo un mutuo con il credito sportivo.
“Abbiamo incontrato i vertici del Ventimiglia Calcio”, ha proseguito Felici, “Perché la nostra intenzione è quella di modificare la convenzione: innanzitutto il contributo verrà dimezzato ed, in secondo luogo, chiederemo la restituzione della parte di contributo che l’ente comunale erogava per avere in cambio la realizzazione dei lavori”.
“L’impianto Morel, le cui utenze in passato erano tutte intestate al Comune, era una sorta di voragine”, ha spiegato l’Assessore, “Credo che la ratio della convenzione sia stata questa: limitare il rilascio del contributo cedendone la gestione”.
Sul perché del divario tra i soldi che il Comune dà al Ventimiglia Calcio piuttosto che ad altre società, la risposta va cercata nei numeri: “Il Ventimiglia Calcio ha 400 tesserati: tutte le altre società, insieme, non raggiungono questo numero”.
Ma, stando a quanto dichiarato da Felici, dire che alle altre associazioni vengono erogati contributi di massimo duemila euro è sbagliato: “Le altre associazioni, per lo più, usufruiscono delle palestre cittadine. Al tempo dei Commissari venne fatta una gara per la loro gestione e vennero stabilite le tariffe orarie che le associazioni avrebbero dovuto pagare. A queste, inoltre, spetta 1/3 delle utenze, mentre i restanti 2/3 sono a carico dell’Ente”. Il contributo elargito alle associazioni, quindi, è implementato da tutte quelle spese vive che il Comune sostiene per gas, luce, manutenzione straordinaria e acqua.
A questo punto è intervenuto il Consigliere di opposizione Ventura: “Io non entro nel merito della quantità e della qualità del contributo. Ma voglio invece entrare nel merito della convenzione: il contributo veniva elargito per ricevere dei servizi, quali la realizzazione dei progetti, e per coprire le spese relative a gas, acqua e luce. Ora bisogna rivedere questa convenzione”.
La Malivindi è poi tornata all’attacco: “Quindi la proposta dell’Assessore è un dimezzamento del contributo, ma di fatto non cambia niente: se la realizzazione delle opere se la prende in carico il comune, non cambia niente per il Ventimiglia Calcio, che riceve sempre 40mila euro”. Alla società, infatti, viene tolta solo la parte erogata per la realizzazione delle opere che, come dichiarato durante il Consiglio Comunale, verranno poste in essere dal Comune stesso.
Il Consigliere M5S ha continuato: “Mi direte che l’associazione ha una funzione sociale maggiore perché toglie dalla strada un numero elevato di ragazzini. Ma vi ricordo che questi non vanno gratis: pagano 300/400 euro all’anno. Quindi l’associazione, che non ha scopo di lucro, ha un introito, solo di tessere, di oltre 120 mila euro annui, che vanno sommati ai soldi ricavati dalla gestione del bar e dal noleggio del campo, oltre ai 40mila euro che il Comune gli dà: questa è una decisione politica! Allora diamogli questi soldi e poi diciamo a tutti i ragazzini di Ventimiglia che devono per forza giocare a calcio. Perché con contributi esigui le altre associazioni muoiono”.
Lungo e articolato l’intervento del Consigliere di Minoranza Ballestra, che ha chiesto all’Amministrazione, vista la delicatezza e l’importanza dell’argomento, di programmare un Consiglio Comunale dedicato interamente allo sport. “Lo sport, al di là dei numeri, è un veicolo rappresentativo di una comunità e se abbiamo delle associazioni sportive che riescono a rappresentare bene la nostra comunità, io credo che debbano ricevere una sorta di premio. I criteri devono essere rivisti: numero di iscritti, capacità di organizzare manifestazioni che possano rilanciare anche il turismo, capacità di ottenere e raggiungere buoni risultati, portando alto il nome di Ventimiglia. E poi continuate a dire che alle altre associazioni vengono pagate le bollette. Ma quanto spende il Comune per le utenze nelle palestre?”. Domanda, quest’ultima, che non ha avuto risposta.
Due consiglieri di maggioranza, Ghirri e Paganelli, sono poi intervenuti nella discussione che, a questo punto, si era fatta molto più che animata.
“La maggioranza voterà contrariamente a questa mozione perché è in linea con la strada intrapresa da questa Amministrazione”, ha dichiarato Ghirri, “Tra le Associazioni c’è una differenza sostanziale: il Ventimiglia Calcio gestisce un bene del Comune, mentre le altre associazioni devono pagare un affitto delle palestre, ma ricevono un contributo anche per il pagamento delle utenze. La maggioranza auspica, comunque, che nei prossimi anni possano essere aumentati i contributi alle altre associazioni, se ci saranno le condizioni”.
Paganelli ha ripreso il discorso polemico di Ballestra, che vedeva un secondo fine nella volontà di elargire contributi sostanzialmente maggiori al Ventimiglia Calcio: “Hai ragione, Ballestra, il Ventimiglia Calcio è una fucina di voti e per questo per anni gli abbiamo dato contributi. Ma quest’anno l’Amministrazione si sta muovendo per diminuirli”.
Il Sindaco Ioculano ha voluto invece precisare che l’Amministrazione ha incontrato i Presidenti di diverse associazioni sportive, i quali hanno lamentato la difficoltà di andare avanti con i contributi elargiti: “E noi abbiamo preso l’impegno di aumentarli, quando si potrà”. Un problema, però, è dato dal fatto che non tutte le associazioni hanno presentato i relativi bilanci.
Visti i toni caldi ed il coinvolgimento del pubblico, più volte richiamato all’ordine dal Presidente del Consiglio De Leo, il Consigliere Acquista è intervenuto attaccando la Minoranza: “Non siete ligi al vostro dovere”, ha dichiarato tra cori di disapprovazione delle parti politiche opposte, “Noi non denigriamo, non sghignazziamo, non ci rivolgiamo al pubblico”.
La discussione, a questo punto, è ulteriormente degenerata: la battaglia ingaggiata dalla Malivindi per poter emendare la sua mozione e chiedere di “Risolvere il contratto per eccessiva onerosità” non ha sortito esiti positivi e la mozione è stata votata così come era stata presentata, dopo un’ora e mezza di bagarre.
Si è così passati alla pratica successiva, quella relativa al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il maggiore dei quali, un importo di 31.400,00 euro, è destinato ad una causa di lavoro vinta da un ex dipendente comunale che, dal 2002 al 2007, ha prestato la propria attività lavorativa sotto diversi contratti, senza però mai essere stato stabilizzato dall’ente nel corso del periodo. “Il giudice ha dichiarato l’illegittimità di tutti questi contratti protratti negli anni”, ha spiegato il Vice Sindaco Sciandra, “E ha riconosciuto un indennizzo pari a 31.400,00 euro. L’Ente ha però impugnato questa sentenza e quindi c’è la possibilità che l’indennizzo venga almeno ridimensionato”.
Per quanto concerne il Bilancio di previsione 2015, il Consigliere Ferrari ha sottolineato che cospicui fondi (150 mila euro), verranno destinati alla messa in sicurezza del territorio: “Inoltre è positivo il fatto che si possa liquidare la Ventimiglia Servizi”, ha dichiarato, “Chiudendola non andiamo più incontro a spese di mantenimento per una società che non ha più ragione di essere”.
Altra pratica fortemente dibattuta, quella relativa agli espropri di terreni per la realizzazione della pista ciclo-pedonale sul Nervia.
Prima l’emendamento o la proposta di delibera? La sola questione procedurale ha richiesto un attento esame del sesto punto all’ordine del giorno.
Risolta, più o meno, la questione, il Vice Sindaco Sciandra ha preso la parola per illustrare la pratica, iniziando con un mea culpa: “Riconosco che su questa pratica ci sono stati fraintendimenti da parte sia degli uffici che della sottoscritta”, ha dichiarato, “Ma chi fa, a volte sbaglia”.
L’equivoco, in particolare, è nato quando l’Architetto Dolmetta, consulente incaricato dal Comune, ha interpretato nel modo sbagliato quanto proposto da uno dei proprietari dei terreni che andranno espropriati per consentire la realizzazione del progetto: “L’architetto ha interpretato quanto scritto dal Signor Domenico Pio, proprietario di due lotti, come una cessione a titolo gratuito non solo della porzione di terreno richiesta dal progetto, ma dei lotti nella loro interezza”. E se è vero che il Signor Pio era dispostissimo a cedere i lotti interi, altrettanto lo è che la sua intenzione fosse quella di venderli al Comune, ricavando il giusto indennizzo dall’esproprio legato alla realizzazione di un’opera da 5 milioni di euro.
Scoperto l’arcano ed individuato il qui pro quo, gli Uffici hanno incaricato il consulente di preparare una relazione in base alla quale decidere se acquistare o meno i lotti interi: l’operazione, però, risultava economicamente svantaggiosa, in quanto troppo onerosa.
Ma considerare il solo lato economico non sembrava corretto: per questo alla valutazione pecuniaria ne è seguita una seconda, basata su aspetti tecnici. L’Architetto, a questo punto, ha prodotto una relazione favorevole all’acquisto dei lotti interi, in quanto alcuni metri quadrati in più non avrebbero fatto altro che migliorare l’intervento, consentendo di realizzare una ciclabile più ampia e posizionare una barriera di divisione dall’area verde prospiciente al torrente.
Sulla pratica si è scatenata così l’Opposizione, che ha sottolineato la leggerezza con cui la Giunta Ioculano ha operato su un’opera da 5 milioni di euro.
“Mi sento di dover affermare”, ha dichiarato Ballestra, “Che su questa pratica l’Amministrazione ha avuto un pochino di leggerezza per due ragioni: una amministrativa e l’altra politica. Una pratica del genere, con l’importanza che ha, sia per la portata del finanziamento concesso dalla Regione Liguria che per l’impatto che porterà, doveva essere affrontata in modo diverso”.
Vero, però, che il tempo stringe e che, per ricevere il finanziamento promesso dalla Regione, i lavori dovranno essere cantierabili entro il 31 dicembre prossimo.
Per il buon esito dell’operazione, per la quale il Comune ha già speso 200mila euro in consulenze, maggioranza e opposizione si sono messe allora al lavoro, insieme, per arrivare poi ad una soluzione che accontentasse tutti e che, soprattutto, fosse positiva per la città.