Ventimiglia, a buon fine i negoziati del Vescovo: No Border e migranti abbandonano la scogliera
I migranti chiedono di essere trattati come cittadini qualsiasi e i no border, che devono essere accompagnati in caserma o in commissariato per l’identificazione, chiedono che non gli venga appioppato nessun foglio di via
Ventimiglia.. Il vescovo diocesano S.E. monsignor Antonio Suetta è tornato in frontiera. Dopo la vista di stamane, insieme al dirigente della Caritas Maurizio Marmo, oggi pomeriggio ha rimesso piede sulla famigerata scogliera dove erano barricati un cinquantina di soggetti, equamente suddivisi tra migranti e no border. Sua Eccellenza ha portato avanti una sorta di negoziato per convincerli ad andarsene.
“Sono fiducioso in una soluzione” ha detto Don Suetta. E così è stato: migranti e no border, in mezzo a due cordoni di celerini, hanno abbandonato la scogliera e si sono piazzati nell’aiuola di fronte al valico di confine. Sul posto è attesa anche, in arrivo da Genova Alessandra Ballerini, il legale anche conosciuto come “l’avvocato del G“ che da anni difende le cause della sinistra antagonista ed extraparlamentare.
I migranti chiedono di essere trattati come cittadini qualsiasi e i no border, che devono essere accompagnati in caserma o in commissariato per l’identificazione, chiedono (a parte le sigarette con una certa inspiegabile insistenza) che non gli venga appioppato nessun foglio di via.