Scoperta maxi-piantagione di marijuana: tre sanremesi in carcere e tre carabinieri feriti durante gli arresti
Si stima che la sostanza sequestrata avrebbe potuto fruttare anche più di 2 milioni di euro se immessa sul mercato della droga al dettaglio
Sanremo. Duemila piante di marijuana per circa 730 chili di “prodotto”, 47 chili di “erba” già essiccata, un laboratorio per la coltura idroponica e un movimentato arresto multiplo a base di mosse di ju-jitsu. E’ questo il bilancio del blitz, scattato all’alba di oggi in una serra nella frazione di Coldirodi (zona Ubago), messo in atto dai carabinieri delle Compagnie di Bordighera e Sanremo, i quali, coordinati dai rispettivi capitani, Toscano e De Alescandris, hanno portato i propri nuclei operativi a mimetizzarsi nella vegetazione, per poi balzare fuori come invisibili quanto letali predatori di malviventi.
Era tempo che i carabinieri si appostavano in quel luogo, alla cima dei sospetti dopo una segnalazione, rimanendo in allerta per ore, sia di giorno che di notte, aspettando il momento giusto. Che alla fine è arrivato.
I carabinieri hanno stretto le manette ai polsi di tre sanremesi: un 43enne più zio e nipote, rispettivamente di 54 e 31 anni, entrambi con precedenti specifici. Il più giovane del trio, che pratica arti marziali, si è scagliato contro i militari, tanto da ferirne tre prima di essere ricondotto a più miti consigli. Gli altri due hanno tentato invece la fuga, senza però andare molto lontano prima di essere acciuffati.
Nella serra sono state trovate circa 2000 piante di cannabis nonché un piccolo laboratorio dove venivano posizionate le piante ad essiccare.
In tutto sono state sequestrate oltre 1600 piante ancora nel terreno e quasi 50 kg di piante già tagliate. Non solo, le perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire a casa di uno degli arrestati un altro laboratorio per la “coltivazione in casa” delle piante di marijuana con tanto di lampade e vario materiale per prendersi cura delle piantine.
Anche lì trovate altre 5 piante di cannabis indica coltivata in dei vasi.
Si stima che la sostanza sequestrata avrebbe potuto fruttare anche più di 2 milioni di euro se immessa sul mercato della droga al dettaglio.
I tre uomini, arrestati con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Imperia.