Restaurato il dipinto della Madonna della Mercede, sabato la cerimonia

25 settembre 2015 | 10:25
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Restaurato il dipinto della Madonna della Mercede, sabato la cerimonia
Restaurato il dipinto della Madonna della Mercede, sabato la cerimonia
Restaurato il dipinto della Madonna della Mercede, sabato la cerimonia

La tela appariva deformata, contratta e strappata in più punti, mentre la pellicola pittorica risultava sollevata e decoesa dal supporto ed interessata da numerose ed estese lacune

Sanremo. In occasione dei festeggiamenti della parrocchia di San Martino, il 26 settembre ritornerà in chiesa a conclusione dei lavori di restauro il dipinto raffigurante la Madonna della Mercede.

Riconducibile alla fine del XVII sec. il dipinto ritrae ai lati della Madonna due santi con l’abito bianco di lana dell’ ordine dei mercedari fondato nel 1218 da San Pietro Nolasco al fine di liberare i fedeli tratti in schiavitù dai pirati saraceni.

Nella porzione inferiore del dipinto compaiono i probabili committenti dell’opera, una famiglia con padre e madre inginocchiati insieme ai loro figlioletti occupati in attività legate alla tenera età.

L’intervento protrattosi per oltre otto mesi è stato condotto dal Laboratorio di restauro di Lara Sirotti (ha collaborato al restauro Roberta Rollando). Direzione del restauro Dott.sa Francesca De Cupis, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria.

Il dipinto si presentava in precarie condizioni conservative, più volte rimaneggiato in passato durante interventi di restauro che ne avevano ridotto le dimensioni e deturpato l’immagine con pesanti ed estesi rifacimenti.

La tela appariva deformata, contratta e strappata in più punti, mentre la pellicola pittorica risultava sollevata e decoesa dal supporto ed interessata da numerose ed estese lacune.

L’intervento di restauro è stato proceduto da un’attenta osservazione ed analisi dell’opera e da alcuni saggi di pulitura che hanno portato all’individuazione, al di sotto delle ridipinture, della cromia originale e di alcuni particolari inediti come lo stemma dell’Ordine dei Mercedari ricoperto in passato.

Tutte le ridipinture ed i rifacimenti sono stati rimossi riportando l’opera alla stesura originale. Il dipinto è stato poi sottoposto ai necessari interventi conservativi di consolidamento del colore e del supporto tramite rimozione della vecchia foderatura, risanamento delle lacerazioni della tela ed applicazione di un nuovo supporto tessile a sostegno di quello originale. Tutte le lacune sono state stuccate e reintegrate pittoricamente con la tecnica “a tratteggio” differenziate dall’originale in modo da rendere sempre riconoscibile il restauro nel rispetto dell’originalità del dipinto.