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Quali sono gli elementi che compongono un interno?

25 settembre 2015 | 10:56
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Quali sono gli elementi che compongono un interno?

Quindi cultura, società, benessere, materia, tendenze, il tutto legato da un equilibrio che deve rispondere ad un principio comune espressione dell’armonia che un interno deve saper regalare

Sanremo. Riprendiamo oggi, dopo il nostro viaggio ad Homi, il nostro discorso sugli elementi che compongono un interno. Abbiamo visto come la pavimentazione possa mostrare varie sfaccettature a seconda dell’utilizzo e del luogo, ma per le murature verticali, quali sono i criteri di scelta?

Le murature interne possono essere costruite in molto modi, dal mattone al carton gesso accoppiato con isolanti termo-acustici, ai blocchi minerali arrivando al legno, ma quello che vedremo oggi è come una parete può acquisire importanza ed essere la perfetta quinta scenica della nostra casa. La parete verticale è infatti divisione , unione e supporto. Una progettazione consapevole dovrebbe mirare al raggiungimento di questi tre elementi messi in sistema e pronti ad essere vissuti.

Gli effetti che possiamo dare alle pareti, con le nuove tecnologie legate alle finiture, sono praticamente infiniti, non basterebbero 50 uscite di Home&Design per analizzarle tutte, preferisco quindi raccontarvi il mio punto di vista sull’argomento, punto di vista che potrà essere parte di discussione se avrete piacere di inviare le vostre osservazioni o domande. Sono da sempre convinto, che l’eleganza di un luogo sia dato dalla sua apparente semplicità, intendendo per semplicità il giusto compromesso tra i colori dati dai pavimenti, dalle pareti e dai complementi quali divani, tendaggi, stoffe, pelli e illuminazione. Ricordiamoci infatti come con le nuove tecnologie Led sia possibile ammorbidire o intensificare i “colori” presenti in un’ambiente. Ritengo gli eccessi di materia e di colore spersonalizanti e non caratterizzanti un’ambiente. Personalmente da qualche anno, ora sono di “moda” e prima ero in controtendenza, amo utilizzare le carte da parati che trovo meravigliose per proposte e capacità di emozionare anche solo allestendo una parete, un ingresso o una cucina, per non parlare delle sale da bagno. Le applicazioni sulle pareti verticali posso portare ad un significato profondo nel rapporto che si va a stabilire tra l’architettura e la persona che la vive, aumentando il benessere psico-fisico. Essendo le pareti il supporto di massima espressione del colore, sia esso dato da carte da parati o da tecniche di tinteggiatura, ricordiamoci come lo stesso sia culturalmente presente nelle nostre vite. Quindi cultura, società, benessere, materia, tendenze, il tutto legato da un equilibrio che deve rispondere ad un principio comune espressione dell’armonia che un interno deve saper regalare. Una nota importante, che vorrei vi facesse pensare, è come il tutto debba prendere l’avvio dal luogo il “genius loci” ovvero il contesto urbano e paesaggistico in modo da assecondare l’equilibrio cromatico, indispensabile per un progetto d’interni.

“Le menti più pure e riflessive sono quelle che amano il colore”. John Ruskin

Paolo Tonelli

www.paolotonelli.com