Petizione su internet per intitolare una via a Roma a Mario Bava: Sanremo cosa aspetta a farlo?

11 settembre 2015 | 12:09
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Petizione su internet per intitolare una via a Roma a Mario Bava: Sanremo cosa aspetta a farlo?

Ma gli anni ’60 sono il periodo in cui Mario Bava inizia a farsi conoscere dal grande pubblico con il film “La maschera del demonio” il primo lungometraggio horror gotico italiano

Sanremo. Gira su internet, sul sito www.change.org, una petizione per intitolare una via di Roma al compianto e indimenticato maestro Mario Bava che ebbe i suoi natali nella città dei fiori, autore di pellicole cinematografiche dai titoli truci ma contraddistinte da una grande estetica e da un nuovo modo di porsi dietro alla macchina da presa.  Bava nacque col cinema nel sangue, visto che suo padre fu direttore della fotografia durante la grande epopea del muto italiana che partorì il primo kolossal come “Cabiria” di Giovanni Pastrone o “Cenere” con un’ipnotica Eleonora Duse. Il futuro regista horror collaborò subito con grandi registi, grazie al talento naturale per la costruzione di effetti speciali ed impianti di illuminazione scenica, lavorando con gente del calibro di Roberto Rossellini, Francesco de Robertis, Luigi Comencini e Mario Monicelli.

Ma gli anni ’60 sono il periodo in cui Mario Bava inizia a farsi conoscere dal grande pubblico con il film “La maschera del demonio” il primo lungometraggio horror gotico italiano. Da quel momento Bava inizia a realizzare decine di film horror che  rimarranno ben impressi nelle menti degli appassionati della settima arte, come ad esempio “I tre volti della paura” con la presenza del primo Frankenstein hollywoodiano Boris Karloff o “Sei  donne per un assassino” entrato di diritto nella hall of fame del thriller italiano. I titoli dei suoi film da citare sarebbero moltissimi per questo regista nato un giorno d’estate del 1914 e morto nel 1980 a Roma.

E allora, perchè Sanremo non intitola una via al maestro del cinema horror? Sarebbe un bel gesto per ricordare un figlio della città, come avvenuto per Carlo Dapporto od altri illustri personaggi che hanno dato lustro a Sanremo fuori dai confini locali.