No Borders: M5S sempre a favore della legalità. Dall’assessore Viale solo strumentalizzazioni politiche
“Ieri pomeriggio è accaduto un fatto emblematico”
Ventimiglia. Ieri pomeriggio è accaduto un fatto emblematico del modo pretestuoso e strumentale con cui i partiti utilizzano il consiglio regionale.
Il tema è quello dei No Borders e del presidio che – fino a questa mattina all’alba – occupava i Balzi Rossi di Ventimiglia, a due passi dal confine italo-francese.
Intorno alle ore 16 circola tra i banchi un ordine del giorno, a firma dell’assessore alla Sanità Sonia Viale, sul “ripristino della legalità a Ventimiglia”.
Si tratta di una cattiva prassi con la quale si sottopongono ordini del giorno ai capigruppo, che hanno disposizione qualche minuto per leggere, conoscere, informarsi e infine firmare. Se ciò accade, il tema viene posto immediatamente in discussione, impedendo, di fatto, un vero approfondimento sulla questione e – cosa per noi più importante – un reale confronto con la base. Quello che poniamo è, innanzitutto, un problema di metodo: per questo abbiamo chiesto che l’odg proposto dalla Viale seguisse il normale iter e fosse discusso nel prossimo consiglio.
Quanto al merito, il MoVimento 5 Stelle ribadisce la sua ferma e decisa presa di posizione a favore della legalità, in tutte le sue forme. Ma l’odg in questione pone l’attenzione su tre temi che NON SONO A COMPETENZA REGIONALE.
– Immigrazione, che è di competenza del governo centrale;
– Ordine pubblico, di competenza del Ministero dell’Interno;
– Occupazione del suolo pubblico, di competenza dei Comuni.
Stupisce, dunque, che l’assessore Viale abbia proposto in consiglio questo ordine del giorno urgente, quando meno di 16 ore dopo – all’alba di oggi – è avvenuto lo sgombero dei “No Borders” su ordine del Gip. Dovremmo credere che, ieri pomeriggio, l’assessore non fosse a conoscenza dell’imminente blitz delle forze dell’ordine? O non sarà forse che l’assessore volesse lavarsi la coscienza prima dell’avvenuto blitz? O, più semplicemente, qualcuno ha strumentalizzato politicamente un tema così attuale e delicato, pur sapendo che la Regione non era la sede istituzionale più corretta.