M5S Sanremo sul bando piscina: “Tardive e insoddisfacenti le risposte dell’Amministrazione”

“Da queste righe sembrerebbe che l’amministrazione Comunale abbia commisurato il bando per confermare una società di grosse dimensioni, più legata agli affari che alla promozione dello sport locale, che negli ultimi anni ha visto la chiusura di numerose società e l’abbandono di chi pratica attività sportive”
Sanremo. “La risposta all’interrogazione del Movimento 5 Stelle presentata il 6 agosto 2015, contenente domande e sollecitazioni rivolte al Sindaco di Sanremo Sig. Alberto Biancheri sul tema del Bando che affiderà per sette anni l’unica piscina comunale di Sanremo, è giunta soltanto in data 25 agosto, a gara scaduta e ormai affidata all’unica società che ha presentato l’offerta, la Sport Management, gestore uscente.
Le risposte oltre che tardive si rivelano, secondo i pentastellati, del tutto insoddisfacenti nel merito: posto che da una seria lettura e analisi del bando emerge che l’aderenza ai principi di libera concorrenza e parità di trattamento non è sostanzialmente rispettata, ad esempio nei criteri di assegnazione del punteggio, tanto da aver indotto talune società ritenutesi a priori escluse a formulare esposti in procura – il richiamo alle ipotesi di associazione tra soggetti minori e ricorso all’istituto dell’avvalimento è suggestiva ma non convincente, poiché un’ associazione di soggetti non già gestori nel complesso di numerosi impianti o non affiliati FIN avrebbero avuto ugualmente chance di successo prossime allo zero.
Considerata la valutazione con la quale è stata misurata l’unica offerta pervenuta, pari a 96.5 su 100 punti essa suggerisce che il bando sia stato calibrato su specifiche realtà imprenditoriali del settore, a discapito di qualunque altro possibile affidamento; ciò è candidamente ammesso nella risposta all’interrogazione, a firma del’ing. Trucchi, il quale sottolinea sia stato importante “individuare un interlocutore che abbia una sufficiente capacità imprenditoriale, capacità di spesa ed esperienza nel settore specifico, in base ai precisi requisiti previsti dal relativo bando integrale di gara”.
Da queste righe sembrerebbe che l’amministrazione Comunale abbia commisurato il bando per confermare una società di grosse dimensioni, più legata agli affari che alla promozione dello sport locale, che negli ultimi anni ha visto la chiusura di numerose società e l’abbandono di chi pratica attività sportive; è inoltre emerso in questi giorni che Sport Management non ha la sezione agonistica che ha “sub-appaltato” al Nuoto Club Liguria, associazione sportiva dilettantistica nata con il primo anno di gestione della Sport Management a Sanremo, di fatto aggirando il prezzo per l’iscrizione dei giovani atleti al settore agonistico, superando i limiti di prezzo imposti dal Comune di oltre 300 euro per anno.
Non è tutto: Dai dati ricavabili presso il Comitato Regionale Liguria della FIN si evince quanto fallimentare sia la gestione del nuoto agonistica di tale società che, lo scorso anno, ha visto tesserati 43 atleti agonisti e 41 in categoria “propaganda”, come somma dei ragazzi dei due bacini di Sanremo e Bordighera, contro i 52 atleti agonisti e 52 in propaganda che la Riviera Nuoto aveva solo a Sanremo durante il suo ultimo anno di gestione dell’impianto.
In fase di valutazione delle offerte per la piscina Comunale di Sanremo sono stati dichiarati da Sport e Management 1 atleta tesserato partecipante a manifestazioni di livello europeo, 51 atleti tesserati partecipanti a manifestazioni di livello italiano e 396 atleti tesserati partecipanti a manifestazioni di livello regionale, ma queste cifre sono da considerarsi la somma dei tesserati a livello nazionale, essendo trascurato il settore nuoto sportivo a livello locale, come dimostrato dall’indagine svolta presso il Comitato Regionale FIN Liguria.
Come temuto e manifestato dal Movimento 5 Stelle, i criteri di aggiudicazione elaborati dall’Amministrazione sanremese sembrerebbero di fatto su misura rispetto alla società uscente, gestore di numerosi impianti in Italia, compresa la piscina di Bordighera, per il quale è in corso un contenzioso da 150 mila euro tra Amministrazione bordigotta e la stessa società Sport Management presso il Tribunale Amministrativo Regionale, a proposito di lavori da realizzare nell’impianto; ebbene, l’Ing. Trucchi nella risposta a nome dell’Amministrazione ha sottolineato che lavori stimati 200 mila euro dovranno essere svolti dalla società affidataria entro 18 mesi, a causa “di carenze strutturali, negli ultimi anni acuite dalla sporadicità degli interventi manutentivi e in ragione all’utilizzo della struttura sfruttata in maniera intensiva”.
Considerato che la Sport Management ha gestito la struttura fino a oggi, e la convenzione affidata nel 2011 e appena conclusa prevedeva (art. 7) chiari obblighi di manutenzione ordinaria a carico dell’affidatario, come mai l’impianto stesso oggi necessita di così ingenti interventi, tali da individuare tramite concorso un soggetto con caratteristiche così precise?
Forse che la manutenzione in questi ultimi anni è stata molto carente, come lo stesso Ingegnere del Comune rammenta?
Viene da domandarsi poi come la società affidataria sarà in grado di svolgere detti ingenti lavori nel tempo stabilito, fornendo dettagliate documentazioni sulla qualità dei lavori da parte di ditte non riconducibili alla medesima.
Sull’operato dei vertici della società uscente infine pesano diversi guai giudiziari, compresa una sentenza di condanna nel 2014 a otto mesi e 300 euro di multa (pena sospesa) nella prima fase processuale della vicenda a proposito della aggiudicazione della gara d’appalto delle Piscine Santini di Verona.
Tra i condannati dal Tribunale scaligero c’è anche il legale rappresentante di Sport Management, Sergio Tosi, per turbativa d’asta”.