Imperia, l’odissea di una donna che vive con una protesi ad una gamba

Una visita medica fissata troppo tardi rischia di aggravare la situazione per una quarantenne che vive in città
Imperia.Una donna quarantenne rischia di non ottenere in tempo la consegna di un accessorio indispensabile all’efficienza del suo arto artificiale, la cosiddetta cuffia di sostegno che dovrebbe essere sostituita perché si sta usurando. Tutto per colpa di una firma da parte dell’Asl.
E’ l’assurda storia che, suo malgrado, vede protagonista Cinzia D.. Dopo un grave incidente stradale, avvenuto quando era adolescente, vive con una protesi al posto di una gamba.
Una visita medica che dovrebbe mettere un po’ ordine alle cose è stata fissata per il 27 ottobre prossimo. Troppo in là nel tempo e Cinzia D. dovrà mettersi col cuore in pace e aspettare. E dovrà fare attenzione a come si muove perché in caso di rottura sarebbe costretta a non muoversi. Una situazione paradossale perché dopo la visita specialistica nella quale un medico semplicemente accerta il deterioramento di un pezzo meccanico , dovranno trascorrere altri 15 giorni, prima che l’Asl concluda l’accertamento. Insomma il solito caso di burocrazia all’italiana.
Solo allora, finalmente, la donna potrà ottenere la cuffia che si trova in una officina specializzata di Genova.