Imperia Sgrunt, Oneglia capitale del fumetto per 3 giorni

Calata Cuneo e mostra in biblioteca per la seconda edizione
Imperia. Dopo l’edizione test dello scorso anno torna il prossimo fine settimana Imperia Sgrunt, evento che evoca il mugugno che si vuole trasformare in sorriso, aperta risata, curiosità e interesse.
Venerdí, sabato e domenica sulla banchina del porto di Oneglia e nelle zone adiacenti si svolgeranno giochi, conferenze, dibattiti, una notte dedicata ai cosplayer, una zona fieristica, mostre, sessioni di disegno e firme.
“E’ una manifestazione di grande interesse perché coinvolge un pubblico numeroso. Importante l’impegno degli uffici per l’organizzazione dell’evento. É una iniziativa che merita tutta l’attenzione dell’amministrazione perché di altissimo livello culturale e turistico”, ha spiegato l’assessore Simone Vassallo alla presentazione in Comune.
“Tre giorni intensissimi, con gli appuntamenti più diversi che si succederanno rapidamente, offrendo occasioni di incontro affascinanti con i professionisti delle diverse attività collegate al fumetto e all’illustrazione – spiega Stefano Ascheri, uno degli organizzatori – Totale é stata la collaborazione da parte del Comune e di altre associazioni, dei locali della banchina. Ci saranno diverse attivitá con aperitivi e presentazioni”.
Imperia Sgrunt nasce e vuole crescere con l’obiettivo di mettere in luce quest’eccellenza e importare appassionati, piuttosto che esportare cervelli. Il titolo invita al sorriso su una caratteristica tutta ligure e, forse, particolarmente marcata a Imperia: il mugugno. Che chi non è indigeno non lo può conoscere davvero. Perché il mugugno non è esattamente un lamento, è quel borbottare tipico del ligure che ha sempre da ridire su qualcosa, non è mai soddisfatto, mai appagato, almeno nella leggenda di chi descrive la nostra gente come scontrosa e poco conciliante. Spostando lo sguardo, tuttavia, si può tranquillamente affermare che senza l’insoddisfazione costante, che porta la curiosità di vedere dov’è meglio e com’è, i liguri non avrebbero esplorato mondi, solcato mari, non sarebbero stati, con vicende alterne via via che passavano i secoli, una potenza nel mondo conosciuto o –come nel caso di Imperia- un polo industriale di fama globale sino a una quarantina d’anni fa.