Imperia, brutale aggressione al poliziotto penitenziario

La solidarietà della UILPA
Imperia. “Quello che accaduto Sabato presso Camera di Sicurezza del nosocomio di Imperia dove un un detenuto psichiatrico ha proditoriamente aggredito a pugni , senza alcuna ragione , un agente della Polizia Penitenziaria comandato di servizio di scorta che ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere riportando una prognosi di 5 giorni – lascia profondo sgomento nel Segretario Regionale della UILPA Penitenziari, che aggiunge – con quello di Sabato ad Imperia, dal 1 gennaio 2015 ad oggi, il numero di agenti penitenziari aggrediti da detenuti , che hanno riportato ferite guaribili in non meno di 5 giorni, sale a 300 . Un dato terrificante che incredibilmente passa sottotraccia. Ogni giorno nelle carceri italiane, dove vede la Liguria ai primi posti, si registrano fatti di inaudita violenza. Lo stesso sovraffollamento – sottolinea Pagani – delle celle, che da ( ROMA ) si vuole per superato è , invece, tutt’altra presente. Basti pensare che ad Imperia ieri erano presenti 89 detenuti a fronte di una capienza massima di 69 . In Italia sono presenti circa 54 mila detenuti a fronte di una capienza di circa 45mila posti , ma sono i numeri degli eventi critici che confortano l’allarme della UILPA Penitenziari, infatti quantunque si sia davvero riusciti a garantire il minimo di tre mq a detenuto, ma ho i miei dubbi, resta il fatto che la civiltà della detenzione è tutt’ora indecente. Così come le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sono infamanti e persino offensive per la dignità umana. Mi pare evidente – chiosa Fabio Pagani – che al di là degli slogan, il mondo delle carceri non riscuote alcun interesse tra i politici e nel Governo, infatti ciò che ci preme esprimere è la solidarietà piena all’ennesimo poliziotto penitenziario aggredito ad Imperia e soprattutto il coraggio che lo stesso ha manifestato, ponendosi da scudo ed evitando che il detenuto potesse colpire infermieri e medici – qualcuno conclude il sindacalista della UIL – cortesemente avvisi il Ministro Orlando ….”