Imperia, approvato un bilancio “ingessato” con tagli pesanti dal Governo

Documento contabile “ingessato”, l’assessore: “Oggi siamo qui per parlare della sostanza e le sedie della minoranza sono tristemente sguarnite”
Imperia. Parola d’ordine era quella di evitare il commissariamento. Ecco perché maggioranza e opposizione hanno dovuto esaminare il bilancio preventivo in fretta e furia questa sera. E’ stato approvato allo scoccare della mezzanotte con 18 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti.
Viceversa sarebbero stati guai seri per tutto il consiglio. Il documento contabile era stato illustrato due settimane fa dall’assessore Guido Abbo e stasera è stato discusso in consiglio. “Il ritardo della discussione di questo documento c’è stato perché non avevamo ancora risolto la pratica Tradeco – ha ricordato l’assessore al Bilancio Guido Abbo – Come noi hanno approvato il bilancio in queste settimane: Diano venerdì scorso, lunedì Taggia. Siamo in linea insomma con altri Comuni. Oggi siamo qui per parlare della sostanza e le sedie della minoranza sono tristemente sguarnite”.
Lo stesso assessore ha anche ricordato comunque che la Tari non aumenterà, ci sarà anche la cessione delle quote dell’Autofiori e quindi si riuscirà a pagare il debito che il Comune aveva con l’Amat e a sua volta potrà pagare i suoi debiti con l’ente. “Avremo quindi a disposizione dei soldi per effettuare degli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria, anche sulle frazioni. Inoltre siamo riusciti ad evitare la vendita di Villa Carpeneto e questo è sicuramente un risultato importante raggiunto da questa amministrazione – ha detto Abbo – Abbiamo anche una buona notizia: sugli oneri di urbanizzazione poi abbiamo già registrato incassi di 170 mila euro in più. Soldi che vanno aggiunti agli altri che saranno incassati nei prossimi mesi fino alla fine dell’anno”.
Da precisare che il 10 per cento degli oneri di urbanizzazione saranno impiegati per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
E comunque si tratta di un bilancio con delle voci in rosso. Pesano sicuramente i mutui e i tagli per oltre due milioni negli ultimi due anni e anche le sforbiciate decise dal Governo. “In due anni – ha sottolineato Abbo – abbiamo perso due milioni di euro. Siamo stati costretti ad intervenire sulla spesa che è ingessatissima. Dobbiamo far fronte ad una serie di servizi che sono stati contrattualizzati prima del nostro arrivo anche se ogni volta che scade un contratto cerchiamo di rinegoziarlo. Poi ci sono delle voci che non possiamo eliminare e mi riferisco anche i servizi dedicati anche alle frazioni. La verità è che non vi sono margini di azione per un Comune come il nostro, colpa anche della congiuntura economica attuale: abbiamo mutui da pagare e manutenzioni. Forse si pensava che il porto di Imperia potesse risolvere i guai della città facendosi carico di una serie di costi. Ma come si è visto non è stato così. La costruzione del porto di Imperia si è arrestata anche al di là delle vicissitudini di carattere penale. Opera che avrebbe potuto fare da volano, ma non è stato così”.
L”amministrazione è dovuta correre ai ripari per evitare il default. Tagli importanti sono stati decisi ad esempio per la stagione teatrale. Questo perché il Cavour è tutt’ora inagibile. Quanto al resto l’assessore Abbo non ha lasciato margine a dubbi. “Da quando siamo in amministrazione abbiamo ereditato mutui per 40 milioni di euro. In due anni siamo riusciti a diminuire questa cifra di sette milioni di euro”.
Sull’attività economica dell’amministrazione, come detto, ha anche pesato la vicenda del caso Tradeco e la rescissione del contratto di appalto di igiene ambientale. Le partite di spesa risultano quindi ingessate dal pagamento degli interessi e dagli stipendi al personale oltreché dal peso dei servizi ecologici. E con una fiscalità già ai massimi livelli, gli spazi di manovra per la giunta guidata dal sindaco Carlo Capacci sono ridotti ai minimi termini, se non facendo leva sui risparmi.
Prima dell’approvazione si sono succeduti gli interventi di Servalli, Ranise, Mezzera tra favorevoli e contrari. A novembre comunque si potranno fare delle variazioni.