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Il nuovo Vicario generale Don Ivo Raimondo: «Mi metto a servizio del Vangelo e della Chiesa locale che amo»

20 settembre 2015 | 14:37
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Il nuovo Vicario generale Don Ivo Raimondo: «Mi metto a servizio del Vangelo e della Chiesa locale che amo»
Il nuovo Vicario generale Don Ivo Raimondo: «Mi metto a servizio del Vangelo e della Chiesa locale che amo»
Il nuovo Vicario generale Don Ivo Raimondo: «Mi metto a servizio del Vangelo e della Chiesa locale che amo»
Il nuovo Vicario generale Don Ivo Raimondo: «Mi metto a servizio del Vangelo e della Chiesa locale che amo»

Don Ivo dalle colonne di Avvenire di questa mattina, commenta la sua nuova nomina di Vicario generale

Imperia. «A servizio della Chiesa che amo». Queste le prime parole di Don Ivo Raimondo che, dalle colonne di Avvenire di questa mattina, commenta la sua nuova nomina di Vicario generale.

Il Vescovo Borghetti, infatti, mercoledì scorso, nel giorno del V^ anniversario della sua ordinazione episcopale, ha scelto l’attuale parroco della Concattedrale di Porto Maurizio, per essere il suo braccio destro nel governo della diocesi e per essere a disposizione quotidianamente dei sacerdoti, religiosi, diaconi e laici.

Quali le priorità, per il nuovo Vicario Generale, nel prossimo futuro? «Siamo tutti consapevoli e partecipi delle difficoltà che in questi ultimi anni hanno travagliato la nostra diocesi – ha detto Don Ivo Raimondo nella sua intervista – non voglio e non so entrare in profondità nell’interpretazione e nella lettura dei fatti che hanno ferito il nostro vescovo Mario Oliveri, il presbiterio e i fedeli tutti.

Un triste effetto di tali vicende è stato l’insorgere di alcune tensioni all’interno del presbiterio, sfociate qualche volta in episodi di divisione che hanno messo in stallo ogni iniziativa pastorale. Nei fedeli si è creato un senso di stanchezza e di sfiducia che però non ha spento un desiderio di ripresa con un rinnovato entusiasmo. Ritengo che la priorità sia quella di lavorare per un incremento della comunione nel presbiterio diocesano e per sostenere il laicato nella volontà di ritornare con gioia e impegno a partecipare alle diverse attività ecclesiali, sentendoci tutti in prima persona corresponsabili nell’annuncio del Vangelo della misericordia».

Don Ivo Raimondo, classe 1958, ordinato il 23.10.1982, da 33 anni sacerdote, all’inizio viceparroco nelle parrocchie di S.Vincenzo in Alassio e S. Michele in Albenga e poi parroco a S. Giorgio e Campochiesa ed infine a S. Maurizio in Imperia, lancia, oggi, un messaggio ai sacerdoti, religiosi, diaconi, vescovi e laici credenti della diocesi. «Desidero mettermi a servizio del Vangelo e della Chiesa locale che amo e di cui mi sento onorato di appartenere. – spiega don Ivo – Cercherò di farlo con la preghiera per tutti e con la disponibilità concreta ad ascoltare, accompagnare ed orientare in piena comunione con i nostri vescovi, con la volontà di affrontare i problemi con serietà e serenità e senza la pretesa di saperli e poterli risolvere sempre, con il desiderio di cercare solo la volontà di Dio e il bene di tutti.

Chiedo il sostegno nella preghiera, di cui sento estremo bisogno, mi aspetto comprensione, pazienza e aiuto fraterno perché non dimentichi mai quello che san Paolo ci dice nella II^ lettera ai Corinzi:

“Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede, siamo invece collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi”», conclude il neo Vicario Generale sulla pagina diocesana di Avvenire

Intanto, ieri, il primo incontro ufficiale del Comitato diocesano per il Giubileo, alla presenza del Vescovo coadiutore Borghetti, del Vicario generale don Ivo Raimondo e del Vicario per la pastorale Don Francesco Corsi insieme a don Stefano Caironi, direttore dell’Ufficio catechistico;

Mons. Giovanni Battista Gandolfo responsabile della sezione pellegrinaggi per l’ufficio pellegrinaggi, turismo, tempo libero e sport; don Stefano Caprile direttore dell’ufficio liturgico, don Luciano Pizzo, direttore dell’ufficio famiglia; padre Giuliano Gherardi ocd, rappresentante religiosi, Suor Narcisa Bortolotti, rappresentante delle religiose; don Ettore Barbieri, direttore ufficio pastorale giovanile e vocazionale; don Alessio Roggero, direttore Caritas diocesana, e i membri laici Emilio Podestà, Marco Rovere e Laura Natale.