Grazie ai Lions i comuni di Ventimiglia e Mentone parlano di migranti

23 settembre 2015 | 18:59
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Grazie ai Lions i comuni di Ventimiglia e Mentone parlano di migranti

La carta del rinnovo del gemellaggio è stata sottoscritta sia dai Presidenti dei due Club

Ventimiglia. Lo scorso 20 settembre a Mentone, sotto gli ulivi secolari del Parc du Pian, hanno avuto luogo i festeggiamenti per il rinnovo del gemellaggio che lega il Lions Club di Mentone con quelli di Ventimiglia, Milano, Bratislava e Liverpool.

La delegazione ventimigliese è stata particolarmente nutrita non solo per la vicinanza geografica ma, soprattutto, per il significato simbolico dell’evento, in quanto ricorrevano i 50 anni di gemellaggio fra i due Club frontalieri.

La carta del rinnovo del gemellaggio è stata sottoscritta sia dai Presidenti dei due Club (Dario Bassani e Daniel Mineo) che dai rappresentanti dei comuni di Ventimiglia e Mentone, l’Assessore Pio Guido Felici ed il Sindaco Jean Claude Guibal.

La giornata di festa è stata non solo l’occasione per rinsaldare i rapporti mai interrotti fra i due Lions Club ma ha consentito, proprio grazie alla presenza dei rappresentanti delle due municipalità, uno scambio di vedute, e forse anche un iniziale chiarimento, sul tema “caldo” dei migranti, al riguardo del quale le due amministrazioni comunali hanno sinora avuto atteggiamenti diversi: di accoglienza, quella italiana; di rigido richiamo alla convenzione di Dublino con la chiusura delle frontiere, quella francese.

Infatti, Il sindaco di Mentone ha affermato che, nonostante le divergenze di vedute e di comportamento su questo specifico argomento non bisogna cancellare la fratellanza che da sempre lega le due città di confine che condividono, oltre al clima ed al territorio, anche una cultura simile.

Sono certamente questioni che coinvolgono maggiormente i governi centrali – ha risposto Felici – ma confido proprio in questo legame affinché anche l’amministrazione di Mentone si rivolga ai propri organi superiori per ridefinire la questione delle frontiere. Perché la fratellanza, condividendo lo stesso clima, si deve dimostrare non solo nelle giornate di sole ma anche in quelle di pioggia”. Ed ha concluso: “La parola confine ha un’accezione negativa soprattutto quando è sinonimo di limite e dunque spero che, anche grazie ai Lions, si possa giungere a dei risultati in una situazione che appare del tutto anacronistica”.

Su queste considerazioni si è poi inserito il Presidente Bassani che ha commentato: “Il primo punto degli scopi del Lionismo recita: <creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo>; è proprio quello che i Lions di Ventimiglia e Mentone oggi come cinquanta anni fa stanno cercando di fare”.