Colpito all’occhio da un razzo, il fratello di Sergio: “Abbandonati dal Comune di Imperia”

25 settembre 2015 | 19:38
Share0
Colpito all’occhio da un razzo, il fratello di Sergio: “Abbandonati dal Comune di Imperia”

Nel frattempo continua, senza sosta, l’attività della Fondazione Amici di Sergio che raccoglie fondi per curare e coprire le spese legali di Sergio Salvagno

Imperia. “Dimenticati dal Comune che comunque in questa storia ha le sue responsabilitá. Mai una telefonata, mai un’iniziativa di sostegno, mai una stretta di mano. Ci hanno ignorati e questo non possiamo accettarlo”. É la denuncia di Fulvio Salvagno, fratello di Sergio, l’agronomo imperiese di 49 anni colpito da un razzo esploso da uno skipper americano durante le Vele d’Epoca nel settembre dell’anno scorso.

“Mio fratello é a casa in attesa di essere operato, ma ha bisogno continuamente di essere curato e le medicine costano – sottolinea Fulvio Salvagno. – Il Comune, come ente patrocinante, dovrebbe convincersi che in questa storia ha le proprie responsabilitá. Invece ci hanno voltato le spalle. Non possiamo certamente dire invece di essere stati ignorati dall’Assonautica che ha addirittura aperto un fondo di solidarietá e per il loro aiuto e sostegno li ringraziamo. Ma in attesa che l’assicurazione faccia i suoi passi siamo noi familiari a dover sostenere le spese mediche e quello sono costose e dovrebbero toccare il cuore del sindaco e degli altri amministratori”. 

Sergio Salvagno è un uomo vivo per miracolo, ma la sua vita è diventata un calvario. Con il fratello Fulvio che lo segue come un’ombra comunica a gesti e con pazienza cerca di farsi capire. “Ha bisogno di piccole attenzioni, gli parlo in continuazione, lo assisto quando mangia – racconta il fratello – Assume farmaci tranquillanti per superare il dolore e fa fatica a comunicare. Non è una situazione facile da gestire ma ci proviamo”.

Salvagno ha anche bisogno di essere seguito da specialisti: logopedisti che lo possano aiutare a recuperare la parola, fisioterapisti che lo possano aiutare a camminare e psicologi che lo possano aiutare a superare quel trauma così grande da cancellare.

“Una situazione delicata – dice Silvana Lo Monaco, la moglie del professionista che prega e spera in un miracolo – noi ci proviamo e lottiamo con lui. Sproniamo Sergio affinché possa recuperare al più presto, si spera, la parola. Noi siamo qui con lui e lo sosteniamo in questa battaglia. Non ci arrendiamo ora è il momento di stargli vicino e di convincerlo ad avere pazienza”.

“Questa tragedia ci ha segnati tutti molto profondamente – dice Fulvio Salvagno – Vivrà il resto della sua vita con un occhio di vetro”.

William Mc Innes, 71enne perito chimico in pensione dell’Iowa, residente a Saint Tropez e proprietario di un due alberi a vela, inizialmente sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è libero ma resta pur sempre indagato per lesioni dolose che ha causato all’agronomo imperiese. Lui, nel frattempo, è tornato in Costa Azzurra ed ha il suo passaporto.

Nel frattempo continua, senza sosta, l’attività della Fondazione Amici di Sergio che raccoglie fondi per curare e coprire le spese legali di Sergio Salvagno. Da ricordare a questo proposito che si può contribuire al Fondo di Solidarietà “Amici di Sergio Salvagno” con qualsiasi somma di denaro che va versata con queste coordinate IBAN: IT54 L085 3010 5000 0040 0103 905 Banca d’Alba.