Bilancio: il comune di Bordighera risponde al circolo Pd

“Pertanto, ogni centesimo di euro ridato alla collettività dovrebbe essere raccolto con favore da tutti anzichè alimentato da sterili polemiche che sarebbero accolte con sorriso se provenissero da fumettisti”
Bordighera. “Piacerebbe a noi tutti rimanere bambini e credere che le favole esistano davvero…ma ahimè…arriva il giorno in cui si diventa grandi e si dovrebbe capire che la realtà è invece molto diversa.
Purtroppo non è così ed in merito all’intervento del circolo PD del 04-09.2015 ad oggetto: “Allora gli occhi ad altra vita s’aprono” è necessario e doveroso ricordare che i documenti contabili approvati dagli organi competenti sono stati redatti a norma di legge sulla base di dati oggettivi e conosciuti ed è molto deprecabile che venga sparso fango sulla professionalità degli uffici e verso chi presta la propria opera disinteressata per cercare di amministrare al meglio i soldi dei cittadini.
Chi scrive di finanza dovrebbe conoscere i testi unici, le varie norme contabili, le leggi che si susseguono vorticosamente, le interpretazioni dei giudici contabili e capire che la terza variazione di bilancio 2015 non ha assolutamente fatto “spuntare miracolosamente tesoretti nascosti nell’orto” ma ha prevalentemente attuato l’applicazione di una minima parte dell’avanzo di amministrazione già approvato dal consiglio comunale nel mese di aprile 2015 (si rammenta che la quota maggioritaria dell’avanzo di amministrazione non può essere applicato per i noti vincoli del patto di stabilità interno).
Inoltre, dovrebbe sapere che il bilancio di previsione degli enti locali non è un documento inamovibile ma deve essere ispirato al principio contabile della prudenza e della flessibilità laddove flessibilità non significa “cambiare idea” ma monitorare puntualmente la gestione economica-finanziaria annuale e non confondere la verifica degli equilibri con le variazioni di bilancio, l’assestamento generale e il prelievo dal fondo di riserva che sono gli strumenti offerti dal legislatore agli enti locali per attuare i principi contabili stessi. L’adozione di tali strumenti non è un’opzione ma un obbligo.
Al fine di evitare successivi interventi polemici di tale portata, si anticipa e si auspica che entro la fine dell’anno possano essere effettuate altre variazioni di bilancio che rappresentano l’intervento dell’ente a tutela degli interesse primari della collettività e del territorio anche per evitare il c.d. fenomeno “overshooting” ovvero risparmi in eccesso rispetto agli obiettivi di patto con i fondi d cassa ed avanzi di amministrazioni rilevanti.
Per comprendere pienamente le osservazioni di cui sopra, si rammenti il recente intervento della Corte dei Conti – sezione autonomie nella delibera n° 25/2015 laddove viene formalizzato che continua a persistere nella gestione della finanza locale una “stabile instabilità” che impedisce agli enti locali di effettuare una programmazione puntuale a causa delle regole di bilancio che si modificano continuamente e di come agli enti locali sia siato richiesto uno sforzo di risanamento della finanza pubblica non proporzionato all’entità delle loro risorse.
Pertanto, ogni centesimo di euro ridato alla collettività dovrebbe essere raccolto con favore da tutti anzichè alimentato da sterili polemiche che sarebbero accolte con sorriso se provenissero da fumettisti.”