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Avvocato Leone indagato di circonvenzione:”Mai indotto nessuno per ereditare qualcosa”

15 settembre 2015 | 11:48
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Avvocato Leone indagato di circonvenzione:”Mai indotto nessuno per ereditare qualcosa”

Indagine scattata la primavera scorsa e oggi in tribunale é saltata l’udienza di dissequetro di alcune agende del legale

Imperia. “Io non ho mai indotto nessuna a intestarmi appartamenti”. Lo dice Mario Leone a Riviera24 dopo che stamane é saltata l’udienza del riesame per il dissequestro di alcune agende di sua proprietá con alcune ricevute contabili. 
A mettere nei guai il noto legale della città due alloggi di Arma di Taggia avuti in eredità da un anziano di 66 anni, Giovanni Muratorio. Secondo il procuratore Paola Marrali che ha chiesto alla finanza di indagare a fondo nella vicenda il testamento dell’anziano che era ricoverato alla clinica Sant’Anna di Imperia era sospetto.

A notificare l’avviso di garanzia a Leone erano state proprio le fiamme gialle che hanno fatto scattare anche perquisizioni e sequestri di documenti per chiarire la storia. Il legale, dal canto suo, fa sapere che tutta la vicenda sarà presto chiarita. “Purtroppo – dice l’avvocato Mario Leone – non sono mai stato ascoltato dalla Procura altrimenti avrei chiarito ogni aspetto. Io ho saputo che l’anziano mi aveva intestato i due appartamenti dopp la morte di Giovanni Muratorio e molti mesi prima gli avevo addirittura consigliato e non indotto di vendere quelle due abitazioni e di godersi soggiorni in centri termali per curarsi. Altro che intestarli a me”. Tra l’altro il legale ha saputo dell’ereditá solo 15 giorni dopo la sua morte. “Mi consegnò una busta. Non l’avevo mai aperta. Solo post mortem avevo scoperto che avevo ereditato quegli alloggi forse perché ormai era nato un buin rapporto di fiducia tra noi”. Il legale insiste anche su un altro punto: “Muratorio era capace di intendere e volere, l’amministrazione di sostegno si doveva solamente ai suoi problemi di alcolismo. Ritengo che la sua scelta di lasciarmi i due alloggi sia stata dettata da ragioni affettive, tra noi si era creato in rapporto di grande fiducia e quasi di amicizia”.