Vietato fare il bagno ad Arma di Taggia ma il caldo (e l’ordinanza) non ferma la voglia di mare
Domani dovrebbero essere resi noti i risultati delle nuove analisi che dovrebbero dare il semaforo verde, ossia la revoca dell’ordinanza
Taggia. Nel giorno dopo del divieto di balneazione di tutto il litorale di Arma di Taggia, i bagnanti sono ugualmente al mare, partite a “palletta”, si sta a mollo in acqua e si fanno pure i giri in pedalò. Insomma nessuno ha paura del batterio ma soprattutto con questo caldo è impossibile non cedere alla voglia di mare. Questa mattina ci siamo recati sulle spiagge di Arma di Taggia a tastare il polso della situazione e parlando con i diretti interessati da questa ordinanza comunale, ossia i gestori degli stabilimenti balneari e i bagnanti stessi.
“Eh no, non è bello – ha detto Lito Cichero patron dei bagni Piccolo Lido di Arma di Taggia -, a pochi giorni da Ferragosto, speriamo quanto prima che ci comunichino tutto revochino il divieto di balneazione. Fortunatamente abbiamo una clientela molto democratica che anche se non fa il bagno in mare vengono a prendersi il sole e fanno tante tante docce.” Ancora Cichero: “Per il momento non ci hanno comunicato nulla – riguardo l’ordinanza -, auspichiamo che lavorino in maniera veloce e solerte, ne va dell’immagine di questo bel paese perchè quest’anno dopo tanti anni abbiamo preso la bandiera blu.”
E in spiaggia abbiamo parlato con alcune bagnanti che non hanno voluto rinunciare alla giornata di mare: “Ho letto alcuni articoli sul giornale e poi su Facebook. Non ho riununciato al mare ma non faccio il bagno per sicurezza…”
In sostanza il problema che ha portato all’ordinanza, è stata la forte pioggia di lunedì giorno in cui erano previsti gli esami dell’Arpal (che vengono effettuati a campione) e soprattutto si punta il dito contro la scarsa manutenzione delle condotte che dovrebbe essere regolarmente effettuata prima della stagione estiva ma evidentemente così non è stato. Domani dovrebbero essere resi noti i risultati delle nuove analisi che dovrebbero dare il semaforo verde, ossia la revoca dell’ordinanza.