Ventimiglia, “Abbiamo i migranti in casa e nessuno ci ascolta”: l’appello di un condominio arriva al Presidente Renzi

11 agosto 2015 | 12:57
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Ventimiglia, “Abbiamo i migranti in casa e nessuno ci ascolta”:  l’appello di un condominio arriva al Presidente Renzi

La convivenza, tra condomini e richiedenti asilo, è ormai giunta allo stremo anche perché, lamentano i residenti: “la mancanza di igiene è allarmante

Ventimiglia.“Abbiamo i migranti praticamente in casa e nessuno ci ascolta”. L’appello dei condomini del civico 25 di piazza Cesare Battisti arriva a Palazzo Chigi.

Dopo aver più volte scritto al Sindaco della città di confine, Enrico Ioculano e al Prefetto di Imperia, Silvana Tizzano, i condomini, che hanno eletto loro portavoce il Signor Silvio Perrone, hanno inviato una mail al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

“Mi trovo costretto ad importunarLa per rendere nota la situazione di estremo disagio che vive la mia famiglia da quando è stato sconsideratamente installato, praticamente a casa mia, il Campo Profughi di Ventimiglia”, si legge nel testo della missiva, “Nessun tipo di comunicazione mi è stato possibile attuare con la Prefettura di Imperia, nonostante i ripetuti tentativi di telefonare al Capo di Gabinetto e le numerose mail inviate”.

Perrone, che al Presidente Renzi ha inviato anche foto, scattate dal suo balcone, per documentare la situazione in cui vive, ha aggiunto: “Sono più di due mesi che riusciamo a dormire solo pochissime ore e solo dopo l’una e mezza di notte per il parlottio e gli schiamazzi fatti dai migranti che installano le loro brandine all’aperto sotto la finestra della mia camera da letto”.

La convivenza, tra condomini e richiedenti asilo, è ormai giunta allo stremo anche perché, lamentano i residenti, “la mancanza di igiene è allarmante. I servizi igienici nei moduli prefabbricati sono spesso rotti e spandono liquami che vengono sospinti con l’idrante davanti ai nostri portoni, dove l’acqua ristagna e nessuno pulisce”.

“La nostra è terra di nessuno”, conclude amaro Perrone, che attende per ora, almeno, una risposta.