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Troppi droni “abusivi” volano nei cieli della Riviera, scattano i controlli

6 agosto 2015 | 12:45
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Troppi droni “abusivi” volano nei cieli della Riviera, scattano i controlli

Imperia. Troppi droni non autorizzati volano nei cieli della Riviera, scattano controlli e denunce alla Procura. Succede anche in Riviera dove questi apparecchi vengono utilizzati per riprese aeree o più semplicemente per divertimento, situazioni che mettono a rischio però l’incolumità delle persone.

L’attuale regolamento Enac prevede due scenari, quello al di fuori dei centri urbani o per lo meno ad una certa distanza da cose e persone e le attività in zone “critiche, cioè come recita il regolamento: le attività che non rientrano nella classificazione “non critica”, costituiscono, ai sensi del regolamento, “operazioni critiche” che devono essere valutate dall’ENAC, ai fini del rilascio dell’autorizzazione per verificare l’accettabilità del rischio che pongono ai terzi. Nella classificazione di operazioni critiche rientrano diverse tipologie, alle quali sono associate diversi livelli e condizioni di criticità, in particolare si possono individuare operazioni svolte in “scenari misti”, cioè operazioni condotte all’interno, o in vicinanza, di aree tipicamente congestionate o in presenza di assembramenti di persone, o infrastrutture “sensibili”…

La società Malg sas (proprietaria del marchio Dronework.it) insieme al partner coop. LI.SA di Genova, è dal 31 luglio L’unica società che può operare con droni in citta (scenario critico area mista aut. Enac n 0082886-P del 31-7-2015).

Due i piloti a cui ha conferito questa possibilità: Mauro Rattone e Marco De Alessandri. “Il risultato è stato ottenuto dopo un lungo iter burocratico-tecnico durato molti mesi e vuole essere il prosieguo dell’attività di Dronework che ha da sempre scelto di investire nella legalità e nella regolarizzazione nel settore”, spiegano.

“Sono ormai 15 gli operatori specializzati in Liguria, quelli che possono far volare un drone in area non critica”, dice Mauro Rattone che cura il settore droni di Malg “e moltissimi i cosiddetti abusivi che operano cioè nella completa illegalità non rispettando alcuna regola imposta da Enac. Purtroppo anche nei colleghi Operatori regolarizzati, notiamo una certa tendenza a cadere nella illegalità, filmando spesso e volentieri luoghi e persone che per essere filmati avrebbero necessità, di autorizzazioni cosiddette in area critica”.

“Bisogna accettare di lavorare in sicurezza, rispettando le normative, attraverso training e dispositivi che Enac richiede è stato penalizzante economicamente ma oggi siamo i soli operatori in Liguria a poter opera, in legalità, con i droni in città. Ricordiamo che tutti coloro che fanno alzare droni senza queste autorizzazioni specifiche Enac in queste zone commettono un reato sanzionabile penalmente”.

La sicurezza innanzitutto, ma anche la prevenzione di un reato penale, ricordiamolo, quello di far volare un drone senza le necessarie autorizzazioni Enac ed eventualmente comunali e di Polizia.
Recentemente la società malg ha sollecitato il Prefetto ed il Questore di Genova a vigilare ed applicare il prontuario che il Ministero dell’interno ha fatto loro pervenire per meglio informare gli organi di polizia sull’argomento spesso ostico ed equivocato.

“Purtroppo l’attuale mancanza di controlli induce nella proliferazione delle situazioni di pericolo e assoluta mancanza di ogni riguardo per la sicurezza altrui, il web è ricco di immagini girate in maniera spericolata ed in barba alle normative vigenti – afferma Rattone – Un settore che dato lo sviluppo del sottobosco abusivo sta perdendo anche valore dal punto di vista commerciale, visto che video e fotografie vengo ormai vendute sottobanco “in nero” a prezzi davvero vergognosi, senza che nessuno intervenga”.