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Tradeco, il caso dei salari pagati al 75 % finisce davanti al Prefetto

28 agosto 2015 | 20:46
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Tradeco, il caso dei salari pagati al 75 % finisce davanti al Prefetto
Tradeco, il caso dei salari pagati al 75 % finisce davanti al Prefetto
Tradeco, il caso dei salari pagati al 75 % finisce davanti al Prefetto
Tradeco, il caso dei salari pagati al 75 % finisce davanti al Prefetto

Braccio di ferro tra Comune e Tradeco e i dipendenti incalzano ente e aziende per rivendicare i loro diritti

Imperia. Adesso ci penserà il Prefetto Silvana Tizzano a fare chiarezza. Appena tornerà dalle ferie incontrerà i sindacati che difendono i 145 operai della Tradeco “beffati” da un salario ridotto al 75 % arrivato in banca in questi giorni relativo al mese di luglio.

Il Comune di Imperia ha pagato gli stipendi, ma solo dopo aver calcolato una media dei salari corrisposti nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno. Roba complicata per gli operai che giustamente si aspettavano di ricevere lo stipendio comprensivo della banca ore, dello straordinarie, del rateo delle tredicesime e del rimborso Irper e qualcuno anche del Tfr.

E mentre si attende il ritorno in servizio del Prefetto ecco che si apre un braccio di ferro tra Comune di Imperia e Tradeco. Una nuova azione di forza tradotta in una lettera partita dal Municipio a firma del funzionario ambiente Claudia Boeri ai Comuni del comprensorio imperiese. Chiede in sostanza di non procedere “ad alcuna liquidazione a favore della società”. Sono all’incirca un milione e mezzo di euro in favore di Tradeco. Ma nella stessa lettera si fa anche riferimento al fatto che “questo ufficio  ha provveduto alla liquidazione a favore dei lavoratori di un acconto sulle retribuzioni per un ammontare lordo di 202.976,42 euro”. Ma “si è anche provveduto a sollecitare Tradeco affinché trasmetta un elenco dettagliato, in cui per ogni sofferto sia esplicitata la specificazione delle voci che compongono la retribuzione netta complessiva o in alternativa fornisca copia di tutte le buste paga al fine di definire l’importo esatto delle retribuzioni da corrispondere ai lavoratori”.

Tra l’altro saranno fissati nei prossimi giorni un calendario di incontri con l’ingegnere Alessandro Croce per una disamina degli importi residuali e delle donne dovute da ciascun Comune a Tradeco, “nonché per definire congiuntamente le procedure da adottare alla luce dell’atto di risoluzione del 17 luglio scorso”.

Tradeco non invierà le buste fino a quando non si arriverà ad una soluzione positiva del contenzioso in atto. La società teme tra l’alto che i lavoratori possano intentare delle cause davanti al giudice proprio perché hanno ricevuto somme di denaro inferiori al salario previsto dalle buste paga ricevute fino ad oggi.