Stretta sulla movida, a Imperia vigili urbani e Arpal in guerra contro il rumore

Imperia. Locali che alzano un po’ troppo il volume, turisti e residenti che di notte pretendono di dormire. In mezzo vigili urbani che raccolgono lamentele ed esposti a pioggia tanto che ora si passa all’azione.
Per un “Ferragosto tranquillo” la polizia municipale di Imperia ha deciso di dare una stretta alla movida e non solo nei locali storici dove si balla fino a notte fonda, ma anche nelle strutture turistico ricettive come spiagge e bar dove spesso vengono organizzati party con dj e concertini fino a notte fonda.
Multe che, in alcuni casi, possono superare i 700 euro. Tanto che alcuni locali si sono attrezzati con misuratori elettronici, controlli frequenti con strumentazioni adeguate e barriere fonoassorbenti per non disturbare il sonno di quel bagnante dalla penna facile che scrive appena gli altoparlanti sparano i primi decibel.
I rumori notturni, ai quali d’estate, con le finestre aperte, si è più sensibili, causano una pioggia di lamentele e un gran daffare per i vigili urbani. Vero anche che la tolleranza delle persone è ormai pari a zero: nel mirino ci sono pure le sagre di paese, che in estate imperversano ovunque, i concerti, le birrerie e le discoteche all’aperto, ma anche i cani che abbaiano e i rintocchi delle campane. Quando non si riesce a dormire a causa del caldo si diventa nervosi e qualsiasi rumore dà fastidio, ma in genere per le feste estive i Comuni autorizzano il superamento del limite dei decibel per i due o tre giorni di festa fino a un certo orario.
“Nei casi in cui c’è l’autorizzazione non possiamo fare nulla – spiegano al comando dei vigili -, e nemmeno in quelli che riguardano i condizionatori privati dei vicini di casa, il cui ronzio è un altro frequente motivo di lamentela”.