Raccolta differenziata dei rifiuti, parla Ioculano: “Al via la gara d’appalto”

L’Unione Europea è stata chiara: chi più inquina, più spende
Ventimiglia. “Abbiamo iniziato a predisporre tutti gli atti per una gara d’appalto congiunta”: il Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano ha commentato così la firma del protocollo di intesa che vede uniti dieci Comuni del comprensorio intemelio per quanto concerne la raccolta differenziata dei rifiuti. Ventimiglia, Camporosso, Dolceacqua, Isolabona, Apricale, Rocchetta Nervina, Pigna, Castel Vittorio, Olivetta San Michele e Airole: questi i Comuni che si sono uniti per ragionare “facendo sistema”.
“L’idea è che il progetto sia il più aderente possibile alle esigenze dei vari territori: la frazione di Latte piuttosto che quella di Grimaldi o i Comuni di Isolabona e Castel Vittorio hanno esigenze diverse rispetto a Ventimiglia centro”, spiega Ioculano, “Per questo potrebbero avere articolazioni di servizio differenti”. Non si tratterà dunque di un servizio omogeneo in senso stretto: “Ma lo è in senso lato, perché si farà un capitolato con un’unica gara e quindi ci sarà un unico gestore del servizio con lo scopo di avere delle economie di scala”. Verrà potenziato, ad esempio, il centro di raccolta di Camporosso: “E’ stato utilizzato fino a ieri dalla Comunità Montana”, dice il Sindaco di Ventimiglia, “E ora si cercherà si svilupparlo perché è baricentrico e quindi, secondo noi, può essere utilizzato per la raccolta di prodotti differenziati, come il vetro o altro”. Ma non sarà un processo immediato: pianificare e bandire una gara d’appalto su un tema così importante e delicato richiede il suo tempo. Un anno almeno, forse di più. “Non è un cosa “da poco”. E’ qualcosa di impegnativo e importante, bisogna predisporre il progetto definitivo. Poi ci sarà la pubblicazione, gli atti di gara, l’affidamento…
Però stiamo parlando, probabilmente, dell’atto amministrativo che più andrà ad influenzare la vita quotidiana dei cittadini di questo comprensorio: è vero che non si tratta di una cosa che avverrà nell’immediato, ma questo perché la questione è delicata e va ad incidere sulle abitudini e sulla mentalità delle persone”. Oltre che sul portafoglio e, probabilmente, sul bilancio comunale: “I comuni che si sono mossi per tempo con la differenziata, come per esempio Taggia, hanno raggiunto ottimi risultati. Se anche altre città lo avessero fatto, sette o otto anni fa, come in gran parte del nord Italia, oggi non saremmo al 20% di differenziata”. E, forse, la tassa della spazzatura avrebbe un peso minore nell’economia famigliare. L’Unione Europea è stata chiara: chi più inquina, più spende.