Ombrelloni troppo vicini, in spiaggia manca lo spazio vitale

14 agosto 2015 | 18:06
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Ombrelloni troppo vicini, in spiaggia manca lo spazio vitale

Buone regole di bon ton e privacy poco rispettate. Le associazioni dei consumatori dispensano consigli per la vita serena al mare

Imperia. Ombrelloni troppo vicini tra loro sulle spiagge della Riviera, specie nei fine settimana.

E non è difficile quindi ritrovarsi al mare seduti e pigiati accanto a maleducati di ultima generazione che urlano al cellulare, raccontando con dovizia di particolari le conquiste della sera precedente o irriducibili dei racchettoni che scelgono di palleggiare con vigore e con qualche rischio per le teste altrui.

E ancora bambini allo sbaraglio in riva al mare che, correndo come forsennati riempiono di sabbia corpi e borse dei vicini. “Per fare cassa i gestori avvicinano le sedie a sdraio e ti sembra di essere stretti come delle acciughe”.

Buone regole di bon ton ton e privacy poco rispettate. Le associazioni dei consumatori dispensano consigli per la vita serena al mare. Tutto questo perché possano essere rispettate le condizioni minime di “spazio vitale” tra i bagnanti del weekend. “Ombrelloni-acciuga” si vedono sabato e domenica sulle spiagge di Imperia e nel resto della provincia.

Di norma è giusto che gli ombrelloni debbano essere posizionati a una distanza tra i due metri e mezzo e i tre metri. “Tutto dipende dalle eventuali ordinanze comunali – spiegano alla Capitaneria di Porto – Dal 2002 le ordinanze devono essere emanate dai Comuni e non dalla Capitaneria. I controlli certamente esistono ma riguardano le misure di sicurezza in spiaggia e in acqua”.

Ma non è raro vedere sedie, lettini e ombrelloni sistemati in pochi metri quadrati di sabbia. “Il numero di ombrelloni da installare a qualsiasi titolo sull’ arenile deve essere tale da non intralciare la circolazione dei bagnanti. In particolare dovrebbero essere rispettate le distanze minime di “sopravvivenza” – sottolinea Gianluigi Taboga, presidente onorario dell’Assoutenti – Purtroppo non tutti rispettano il prossimo ed è facile quindi che i bagnanti si lamentino anche con le associazioni dei consumatori”.

Ci sono famiglie che vivono abitualmente in quartieri tranquilli e in appartamenti ariosi, improvvisamente è facile ritrovarle incastrate nel pieno di un’infernale bolgia estiva. Ferie attese tutto l’anno. “Le madri che hanno perso parecchio tempo nelle agenzie di viaggi per trovare il posto giusto e alla fine di ritrovi a combattere per uno spazio vitale anche in spiaggia come quando sei nell’ufficio postale o in banca ad attendere di pagare un bollettino o fare un bonifico”, conclude Taboga.